In questo lavoro di tesi sono stati studiati dei filati sintetici commerciali denominati Dralon® e Leacril®. Si tratta di filati contenenti fibra acrilica (prodotti dalla Bayer e dalla Montefibre a partire dal 1954 e dal 1972, rispettivamente) e provenienti da due cataloghi della filatura Smeraldo per le collezioni dell’anno 1985-86. Si tratta di filati di largo impiego nell’arte contemporanea e nel design ma ancora poco studiati. I filati sono stati caratterizzati mediante diverse tecniche diagnostiche. Per indagare la struttura interna della fibra si sono utilizzate la spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata (FTIR-ATR) e la pirolisi accoppiata alla gas cromatografia-spettrometria di massa mentre per la misura del peso molecolare medio si è utilizzato un viscosimetro a capillare. L’analisi dinamico meccanica (DMA) poi è stata impiegata per studiare il comportamento viscoelastico delle fibre. I filati inoltre sono stati sottoposti a tre tipi di invecchiamento accelerato (alta temperatura, ambiente ad umidità elevata e trattamento solare artificiale) per studiarne il comportamento e la stabilità nel tempo. Per il monitoraggio dei trattamenti e per la caratterizzazione dei filati si è utilizzata la microscopia ottica (microscopio a luce riflessa e microscopio polarizzatore a luce trasmessa) ed elettronica (SEM-EDX) per lo studio delle caratteristiche ottiche e morfologiche. Infine per monitorare le variazioni di colore durante i trattamenti si è impiegata la spettroscopia di riflettanza nel visibile unitamente all’analisi colorimetrica.

Studio di filati sintetici contenenti fibra acrilica: caratterizzazione e test di invecchiamento di filati Dralon® e Leacril®

Santorelli, Ottavia
2017/2018

Abstract

In questo lavoro di tesi sono stati studiati dei filati sintetici commerciali denominati Dralon® e Leacril®. Si tratta di filati contenenti fibra acrilica (prodotti dalla Bayer e dalla Montefibre a partire dal 1954 e dal 1972, rispettivamente) e provenienti da due cataloghi della filatura Smeraldo per le collezioni dell’anno 1985-86. Si tratta di filati di largo impiego nell’arte contemporanea e nel design ma ancora poco studiati. I filati sono stati caratterizzati mediante diverse tecniche diagnostiche. Per indagare la struttura interna della fibra si sono utilizzate la spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata (FTIR-ATR) e la pirolisi accoppiata alla gas cromatografia-spettrometria di massa mentre per la misura del peso molecolare medio si è utilizzato un viscosimetro a capillare. L’analisi dinamico meccanica (DMA) poi è stata impiegata per studiare il comportamento viscoelastico delle fibre. I filati inoltre sono stati sottoposti a tre tipi di invecchiamento accelerato (alta temperatura, ambiente ad umidità elevata e trattamento solare artificiale) per studiarne il comportamento e la stabilità nel tempo. Per il monitoraggio dei trattamenti e per la caratterizzazione dei filati si è utilizzata la microscopia ottica (microscopio a luce riflessa e microscopio polarizzatore a luce trasmessa) ed elettronica (SEM-EDX) per lo studio delle caratteristiche ottiche e morfologiche. Infine per monitorare le variazioni di colore durante i trattamenti si è impiegata la spettroscopia di riflettanza nel visibile unitamente all’analisi colorimetrica.
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