La tesi ha come testo di riferimento "Il conflitto delle interpretazioni" di Paul Ricoeur. Dopo uno sguardo generale su quest'opera l'indagine si sofferma prima sulla potenza rivelatrice del simbolo e poi sulla maniera in cui l'essere umano, attraverso il simbolo, si rapporta al sacro nel tentativo di conoscere se stesso. La riflessione sul male rappresenta il passaggio attraverso cui entrare nel vivo della questione. Il male è infatti la crisi originaria che si produce tra l'uomo e il divino, il punto di rottura tra l'individuo e la totalità nella quale egli esiste e ritrova il suo senso; è questa frattura che getta luce sulla profondità del sacro, che si manifesta così in tutta la sua incontenibile grandezza. Qui ci si scontra con la problematicità di un'interpretazione semplicemente morale e volontaristica dell'apertura dell'uomo al divino. La limitatezza di tale posizione si esprime nello scontro con l'altro aspetto attraverso cui il male si manifesta all'uomo: un male tragico che non dipende dalla responsabilità e dalla volontà di un soggetto agente ma che si radica al contrario nel mondo come una sua parte costitutiva. L'aporia viene sciolta da Ricoeur attraverso un cambio radicale di prospettiva, dall'etica alla religione: sarà infatti grazie alla categoria della speranza cristiana che lo sguardo si sposta dall'origine del male, questione intellettuale destinata a rimanere senza risposta, alla speranza della futura salvezza professata dalla fede.

Oltre la morale. Una riflessione sul Sacro nel "Conflitto delle interpretazioni" di Paul Ricoeur.

Fracalanza, Carlo
2017/2018

Abstract

La tesi ha come testo di riferimento "Il conflitto delle interpretazioni" di Paul Ricoeur. Dopo uno sguardo generale su quest'opera l'indagine si sofferma prima sulla potenza rivelatrice del simbolo e poi sulla maniera in cui l'essere umano, attraverso il simbolo, si rapporta al sacro nel tentativo di conoscere se stesso. La riflessione sul male rappresenta il passaggio attraverso cui entrare nel vivo della questione. Il male è infatti la crisi originaria che si produce tra l'uomo e il divino, il punto di rottura tra l'individuo e la totalità nella quale egli esiste e ritrova il suo senso; è questa frattura che getta luce sulla profondità del sacro, che si manifesta così in tutta la sua incontenibile grandezza. Qui ci si scontra con la problematicità di un'interpretazione semplicemente morale e volontaristica dell'apertura dell'uomo al divino. La limitatezza di tale posizione si esprime nello scontro con l'altro aspetto attraverso cui il male si manifesta all'uomo: un male tragico che non dipende dalla responsabilità e dalla volontà di un soggetto agente ma che si radica al contrario nel mondo come una sua parte costitutiva. L'aporia viene sciolta da Ricoeur attraverso un cambio radicale di prospettiva, dall'etica alla religione: sarà infatti grazie alla categoria della speranza cristiana che lo sguardo si sposta dall'origine del male, questione intellettuale destinata a rimanere senza risposta, alla speranza della futura salvezza professata dalla fede.
2017-03-07
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20451