In questa tesi si è analizzata l’odierna percezione del paesaggio cimiteriale mestrino. Le diverse interviste sono state compiute passeggiando all’interno del cimitero, il più grande per espansione e per numero di sepolture dell’entroterra veneziano. La sua forma irregolare, la sua eterogeneità architettonica e la sua storia rispecchiano perfettamente la città in cui è totalmente inglobato. Racchiuso tra binari ferroviari e una trafficata tangenziale, il cimitero di Mestre è una città dentro una città. Pur essendo inserito nel centro urbano è reso invisibile dalle sue mura, luogo in i cui confini non sono solo quelli costruiti con i mattoni. Paesaggio di contrasti, il cimitero è un microcosmo plasmato dalle passeggiate solitarie, incontri collettivi, memoria individuale e necessità di dimenticare. Il cimitero, con i suoi rumori e i suoi silenzi, è un luogo denso di significato, in cui si ritrovano condensate molte delle caratteristiche della società contemporanea. Al suo interno la natura cerca continuamente di riprendersi i suoi spazi, appena l’oblio umano lo consente, in cimitero, infatti, la natura in viene domata, negata, ma allo stesso tempo anche imitata, tramite fiori e prati di erba finta.
Al di là del muro, tra gli alberi. Analisi antropologica della percezione del cimitero mestrino negli anni duemila.
Bison, Giovanna
2017/2018
Abstract
In questa tesi si è analizzata l’odierna percezione del paesaggio cimiteriale mestrino. Le diverse interviste sono state compiute passeggiando all’interno del cimitero, il più grande per espansione e per numero di sepolture dell’entroterra veneziano. La sua forma irregolare, la sua eterogeneità architettonica e la sua storia rispecchiano perfettamente la città in cui è totalmente inglobato. Racchiuso tra binari ferroviari e una trafficata tangenziale, il cimitero di Mestre è una città dentro una città. Pur essendo inserito nel centro urbano è reso invisibile dalle sue mura, luogo in i cui confini non sono solo quelli costruiti con i mattoni. Paesaggio di contrasti, il cimitero è un microcosmo plasmato dalle passeggiate solitarie, incontri collettivi, memoria individuale e necessità di dimenticare. Il cimitero, con i suoi rumori e i suoi silenzi, è un luogo denso di significato, in cui si ritrovano condensate molte delle caratteristiche della società contemporanea. Al suo interno la natura cerca continuamente di riprendersi i suoi spazi, appena l’oblio umano lo consente, in cimitero, infatti, la natura in viene domata, negata, ma allo stesso tempo anche imitata, tramite fiori e prati di erba finta.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
850482-1194536.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
4.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.11 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/20344