Quello del vino è un settore che negli ultimi decenni ha trovato uno sviluppo eccezionale. Sono stati i nostri nonni, bisnonni e ancor prima trisnonni a dare il via a questo rapido processo di espansione. Il primo lavoro che, fin dall’antichità, permise a l’uomo di sopravvivere e mantenere la propria famiglia fu proprio quello del contadino agricoltore. Quello del contadino è un mestiere decisamente diverso dall’imprenditore agricolo. Il primo in realtà si distingue da molti altri lavori perché può mettere in discussione l’idea tradizionale di lavoro e la tirannia del Pil. Nella sua quotidianità, infatti, il contadino parte da una base di risorse autonoma e limitata e resta dentro i limiti di crescita perché le risorse a sua disposizione sono quelle date (la fertilità del suolo, la salute degli animali, la durata di attrezzi…). Ogni contadino, inoltre, è sempre anche un po’ muratore, falegname, artigiano, boscaiolo, a volte anche piccolo commerciante. Bisogna fare dunque uno sforzo intellettuale e uscire dalla visione delle cose profondamente acquisita per cui lavoro è solo ciò che dà reddito monetario, lavoratore solo colui che è inquadrabile in una univoca categoria professionale e l’agricoltura soltanto quella industriale.
Emporio del Vino - analisi di mercato sulla base dei prodotti proposti
Fuser, Vanessa
2017/2018
Abstract
Quello del vino è un settore che negli ultimi decenni ha trovato uno sviluppo eccezionale. Sono stati i nostri nonni, bisnonni e ancor prima trisnonni a dare il via a questo rapido processo di espansione. Il primo lavoro che, fin dall’antichità, permise a l’uomo di sopravvivere e mantenere la propria famiglia fu proprio quello del contadino agricoltore. Quello del contadino è un mestiere decisamente diverso dall’imprenditore agricolo. Il primo in realtà si distingue da molti altri lavori perché può mettere in discussione l’idea tradizionale di lavoro e la tirannia del Pil. Nella sua quotidianità, infatti, il contadino parte da una base di risorse autonoma e limitata e resta dentro i limiti di crescita perché le risorse a sua disposizione sono quelle date (la fertilità del suolo, la salute degli animali, la durata di attrezzi…). Ogni contadino, inoltre, è sempre anche un po’ muratore, falegname, artigiano, boscaiolo, a volte anche piccolo commerciante. Bisogna fare dunque uno sforzo intellettuale e uscire dalla visione delle cose profondamente acquisita per cui lavoro è solo ciò che dà reddito monetario, lavoratore solo colui che è inquadrabile in una univoca categoria professionale e l’agricoltura soltanto quella industriale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20331