Le praterie aride basofile rappresentano un ricco insieme di valori conservativi. Recentemente, diversi studi hanno messo in luce eccezionali valori di ricchezza in specie su scala ridotta per questi ambienti, rispetto ad altri ecosistemi. Differenti modelli sono stati suggeriti per spiegare la presenza delle specie all’interno di una comunità, formata dalla combinazione tra fattori fisici, da interazioni competitive e facilitative fra le specie e da relazioni tra piante e altri organismi. Tradizionalmente, secondo la letteratura, la costituzione di una comunità segue un ordine gerarchico tra fattori abiotici e biotici. Obiettivo del presente lavoro è valutare l’importanza di alcuni parametri abiotici (clima, topografia) nel determinare la ricchezza specifica e la struttura dei prati aridi. A tale scopo sono stati scelti 89 plots su alcuni rilievi collinari e prealpini che si affacciano sulla Pianura Veneta, rilevando per ciascuno dati vegetazionali e ambientali. Per ogni plot sono stati quindi calcolati il numero di specie totali (ricchezza specifica), l’equitabilità (indice di Pielou) e il numero di forme di crescita. Queste variabili sono state messe in relazione alle variabili climatiche e topografiche, riassunte negli indici di aridità climatica e topografica. Per testare l’effetto delle variabili ambientali sulla vegetazione è stato utilizzato un Modello Polinomiale Quadratico, mentre per verificare l’effetto della profondità del suolo la PERMANOVA, seguita dal Post hoc Tukey Test. I risultati mostrano che le variabili climatiche e la profondità del suolo influenzano unicamente la ricchezza specifica delle comunità di prato arido, mentre la diversità strutturale non è legata a nessuna delle variabili analizzate.

Analisi dei patterns fitogeografici delle praterie aride del Veneto

De Pra, Jenny
2016/2017

Abstract

Le praterie aride basofile rappresentano un ricco insieme di valori conservativi. Recentemente, diversi studi hanno messo in luce eccezionali valori di ricchezza in specie su scala ridotta per questi ambienti, rispetto ad altri ecosistemi. Differenti modelli sono stati suggeriti per spiegare la presenza delle specie all’interno di una comunità, formata dalla combinazione tra fattori fisici, da interazioni competitive e facilitative fra le specie e da relazioni tra piante e altri organismi. Tradizionalmente, secondo la letteratura, la costituzione di una comunità segue un ordine gerarchico tra fattori abiotici e biotici. Obiettivo del presente lavoro è valutare l’importanza di alcuni parametri abiotici (clima, topografia) nel determinare la ricchezza specifica e la struttura dei prati aridi. A tale scopo sono stati scelti 89 plots su alcuni rilievi collinari e prealpini che si affacciano sulla Pianura Veneta, rilevando per ciascuno dati vegetazionali e ambientali. Per ogni plot sono stati quindi calcolati il numero di specie totali (ricchezza specifica), l’equitabilità (indice di Pielou) e il numero di forme di crescita. Queste variabili sono state messe in relazione alle variabili climatiche e topografiche, riassunte negli indici di aridità climatica e topografica. Per testare l’effetto delle variabili ambientali sulla vegetazione è stato utilizzato un Modello Polinomiale Quadratico, mentre per verificare l’effetto della profondità del suolo la PERMANOVA, seguita dal Post hoc Tukey Test. I risultati mostrano che le variabili climatiche e la profondità del suolo influenzano unicamente la ricchezza specifica delle comunità di prato arido, mentre la diversità strutturale non è legata a nessuna delle variabili analizzate.
2016-03-08
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