La presente tesi verte sull’attività dell’architetto Andrea Tirali nell’ambito dell’architettura veneziana dei primi del Settecento. In particolare, partendo dai contributi critici che si sono succeduti nel secolo scorso, la ricerca ha posto l’attenzione su determinati aspetti della vita privata e della carriera dell’architetto che non erano ancora stati oggetto di studi approfonditi. Dunque i suoi primi anni di attività, ed il suo impegno presso le magistrature veneziane, per cui si è dato particolare risalto, per mezzo di una specifica ricerca documentaria, al suo ruolo di proto presso i Provveditori sopra monasteri nella costruzione di una delle sue opere più importanti, il santuario dei Santi Vito e Modesto, detto Madonna dell’Apparizione, presso Pellestrina (Venezia). Durante lo svolgimento della ricerca e la stesura dei relativi risultati, si è infine riflettuto attorno ai ripetuti incontri con Nicolò Duodo, suo principale contatto all’interno del patriziato veneziano e suo ultimo committente. Attraverso un sistematico spoglio del materiale archivistico, è stato possibile far luce e fornire ulteriori spunti sul percorso di un architetto di spicco a cavallo tra due epoche, sottolineando i caratteri salienti del suo modo di operare, e che pongono le premesse per la corrente neoclassica nell’architettura veneziana del Settecento.

Nuovi documenti sulla figura e sull'opera di Andrea Tirali

Malosti, Federico
2016/2017

Abstract

La presente tesi verte sull’attività dell’architetto Andrea Tirali nell’ambito dell’architettura veneziana dei primi del Settecento. In particolare, partendo dai contributi critici che si sono succeduti nel secolo scorso, la ricerca ha posto l’attenzione su determinati aspetti della vita privata e della carriera dell’architetto che non erano ancora stati oggetto di studi approfonditi. Dunque i suoi primi anni di attività, ed il suo impegno presso le magistrature veneziane, per cui si è dato particolare risalto, per mezzo di una specifica ricerca documentaria, al suo ruolo di proto presso i Provveditori sopra monasteri nella costruzione di una delle sue opere più importanti, il santuario dei Santi Vito e Modesto, detto Madonna dell’Apparizione, presso Pellestrina (Venezia). Durante lo svolgimento della ricerca e la stesura dei relativi risultati, si è infine riflettuto attorno ai ripetuti incontri con Nicolò Duodo, suo principale contatto all’interno del patriziato veneziano e suo ultimo committente. Attraverso un sistematico spoglio del materiale archivistico, è stato possibile far luce e fornire ulteriori spunti sul percorso di un architetto di spicco a cavallo tra due epoche, sottolineando i caratteri salienti del suo modo di operare, e che pongono le premesse per la corrente neoclassica nell’architettura veneziana del Settecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20213