Pochi studi sono stati effettuati sull’apprendimento informale delle lingue straniere poiché gran parte delle ricerche si sono focalizzate su ciò che avviene all’interno dell’ambiente scolastico, in un contesto formale e strutturato. In questi ultimi anni sono stati condotti studi su come le lingue sono apprese a livello informale sia nell’ambiente della lingua di studio e, in un contesto diverso, sia dove essa è studiata come lingua straniera. L’obiettivo di questo studio è quello di aggiungere ulteriori prospettive nel campo dell’OCLL (out of class language learning) attraverso l’analisi di un diario tenuto per 4 mesi da una studentessa universitaria di lingue sulle opportunità che coglie al di fuori della class. Nel diario, inoltre, annota e riflette sul suo processo di apprendimento. I dati mostrano che la maggior parte delle attività sono collegate ad abilità ricettive (lettura e ascolto), ma svolge anche attività che implicano l’uso di abilità produttive come il contatto faccia a faccia o la scrittura, grazie al lavoro e agli amici. Sembra che queste attività siano utili per migliorare le sue competenze linguistiche e riflettono i suoi interessi. Le considera inoltre una fonte di piacere. Oltre a ciò, si può notare che le reazioni alle attività sono allo stesso tempo positive e negative in base al suo stato d’animo, la conoscenza della lingua, la situazione e come considera il lavoro svolto. Infine, è importante osservare che vi sono fattori che influiscono sulle sue esperienze linguistiche come l’assenza di connessione internet, i rumori esterni, la stanchezza ecc.

Studio sull’apprendimento informale delle lingue straniere di una studentessa universitaria

Formenton, Ambra
2019/2020

Abstract

Pochi studi sono stati effettuati sull’apprendimento informale delle lingue straniere poiché gran parte delle ricerche si sono focalizzate su ciò che avviene all’interno dell’ambiente scolastico, in un contesto formale e strutturato. In questi ultimi anni sono stati condotti studi su come le lingue sono apprese a livello informale sia nell’ambiente della lingua di studio e, in un contesto diverso, sia dove essa è studiata come lingua straniera. L’obiettivo di questo studio è quello di aggiungere ulteriori prospettive nel campo dell’OCLL (out of class language learning) attraverso l’analisi di un diario tenuto per 4 mesi da una studentessa universitaria di lingue sulle opportunità che coglie al di fuori della class. Nel diario, inoltre, annota e riflette sul suo processo di apprendimento. I dati mostrano che la maggior parte delle attività sono collegate ad abilità ricettive (lettura e ascolto), ma svolge anche attività che implicano l’uso di abilità produttive come il contatto faccia a faccia o la scrittura, grazie al lavoro e agli amici. Sembra che queste attività siano utili per migliorare le sue competenze linguistiche e riflettono i suoi interessi. Le considera inoltre una fonte di piacere. Oltre a ciò, si può notare che le reazioni alle attività sono allo stesso tempo positive e negative in base al suo stato d’animo, la conoscenza della lingua, la situazione e come considera il lavoro svolto. Infine, è importante osservare che vi sono fattori che influiscono sulle sue esperienze linguistiche come l’assenza di connessione internet, i rumori esterni, la stanchezza ecc.
2019-03-25
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/19849