Lo studio si propone di analizzare le principali problematiche che sta affrontando l’arco alpino. Sempre di più si accentua la dicotomia tra zone vittime di un eccessivo sfruttamento turistico e zone, invece, marginali, che non offrono servizi e di conseguenza subiscono un vero e proprio esodo di abitanti verso le pianure. In questo scenario, è necessario proporre un piano “salva montagna”, che possa portare ad uno sviluppo economico e turistico armonioso anche delle realtà minori, ripristinando l’antica vivibilità dei territori montani. A tal proposito qualcosa si sta smuovendo lentamente e i programmi transnazionali dell’UE e di altre istituzioni come la creazione di una “macroregione alpina” si stanno concretizzando. Nella seconda parte della ricerca, l’analisi si concentra sulla presentazione di un caso studio incentrato sul Cadore, area montuosa dell’alto bellunese, vittima dello spopolamento e della mancanza di una politica ad hoc di promozione. Il turismo sostenibile e poco impattante può rivelarsi una carta vincente per la rivitalizzazione cadorina, ma questo può avvenire soltanto con un adeguato sistema di progettualità e coordinamento. La proposta conclusiva per valorizzare le piccole realtà di montagna come il Cadore sarà pertanto Amavido, start up italo-tedesca che punta a dare una visibilità internazionale a queste entità minori, promuovendo un’etica di turismo sostenibile.
Lo sviluppo turistico sostenibile nello spazio alpino attraverso la valorizzazione dei borghi: il caso Cadore
Carlin, Isabella
2019/2020
Abstract
Lo studio si propone di analizzare le principali problematiche che sta affrontando l’arco alpino. Sempre di più si accentua la dicotomia tra zone vittime di un eccessivo sfruttamento turistico e zone, invece, marginali, che non offrono servizi e di conseguenza subiscono un vero e proprio esodo di abitanti verso le pianure. In questo scenario, è necessario proporre un piano “salva montagna”, che possa portare ad uno sviluppo economico e turistico armonioso anche delle realtà minori, ripristinando l’antica vivibilità dei territori montani. A tal proposito qualcosa si sta smuovendo lentamente e i programmi transnazionali dell’UE e di altre istituzioni come la creazione di una “macroregione alpina” si stanno concretizzando. Nella seconda parte della ricerca, l’analisi si concentra sulla presentazione di un caso studio incentrato sul Cadore, area montuosa dell’alto bellunese, vittima dello spopolamento e della mancanza di una politica ad hoc di promozione. Il turismo sostenibile e poco impattante può rivelarsi una carta vincente per la rivitalizzazione cadorina, ma questo può avvenire soltanto con un adeguato sistema di progettualità e coordinamento. La proposta conclusiva per valorizzare le piccole realtà di montagna come il Cadore sarà pertanto Amavido, start up italo-tedesca che punta a dare una visibilità internazionale a queste entità minori, promuovendo un’etica di turismo sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/19779