L’ attivita’ cinematografica ha subito un mutamento esponenziale negli ultimi anni, evolvendosi di pari passo con i nuovi strumenti di comunicazione e con le nuove sensibilità collettive, secondo linee parallele e convergenti che appaiono sempre piu’ chiare, e che rappresentano l’oggetto della nostra ricerca. C’e’ anzitutto un passaggio epocale che porta, per così dire, “dall’universale al particolare”: la fruizione cinematografica è sempre meno fenomeno sociale collettivo e sempre piu’, al contrario, attività legata alla sfera personale, intima e privata. Lo sviluppo tecnologico, che consente oggi di “scaricare” un film sullo schermo di casa con la stessa facilità con cui si staccava il biglietto in una sala cinematografica venti anni fa, ha consentito anche altre due rivoluzioni : anzitutto quella della elaborazione e postproduzione digitale. Con una conseguenza importante : conta sempre meno la scena che si costruisce davanti alla cinepresa - che puo’ essere trasformata in post - e conta sempre di piu’, al contrario, quel che non puo’ essere riprodotto digitalmente. C’è poi, seconda rivoluzione, un forte ampliamento dell'accesso al mondo del cinema grazie alla realizzazione di sistemi di ripresa sempre più maneggevoli, potenti ed economici che sono alla portata di molti, rispetto agli strumenti ingombranti e costosissimi di qualche decennio fa. Non va, infine, sottovalutata l'enorme capacità di creare attesa, pubblicizzare e veicolare attraverso il web ogni tipo di produzione cinematografica, da quella amatoriale a quelle più professionali. Analizzando questi fattori, cercherò di tracciare le possibili linee di sviluppo dell’attività cinematografica.

Il cinema dalla visione per la comunità alla home vision. La trasformazione della comunicazione.

Pionati, Maria Francesca
2018/2019

Abstract

L’ attivita’ cinematografica ha subito un mutamento esponenziale negli ultimi anni, evolvendosi di pari passo con i nuovi strumenti di comunicazione e con le nuove sensibilità collettive, secondo linee parallele e convergenti che appaiono sempre piu’ chiare, e che rappresentano l’oggetto della nostra ricerca. C’e’ anzitutto un passaggio epocale che porta, per così dire, “dall’universale al particolare”: la fruizione cinematografica è sempre meno fenomeno sociale collettivo e sempre piu’, al contrario, attività legata alla sfera personale, intima e privata. Lo sviluppo tecnologico, che consente oggi di “scaricare” un film sullo schermo di casa con la stessa facilità con cui si staccava il biglietto in una sala cinematografica venti anni fa, ha consentito anche altre due rivoluzioni : anzitutto quella della elaborazione e postproduzione digitale. Con una conseguenza importante : conta sempre meno la scena che si costruisce davanti alla cinepresa - che puo’ essere trasformata in post - e conta sempre di piu’, al contrario, quel che non puo’ essere riprodotto digitalmente. C’è poi, seconda rivoluzione, un forte ampliamento dell'accesso al mondo del cinema grazie alla realizzazione di sistemi di ripresa sempre più maneggevoli, potenti ed economici che sono alla portata di molti, rispetto agli strumenti ingombranti e costosissimi di qualche decennio fa. Non va, infine, sottovalutata l'enorme capacità di creare attesa, pubblicizzare e veicolare attraverso il web ogni tipo di produzione cinematografica, da quella amatoriale a quelle più professionali. Analizzando questi fattori, cercherò di tracciare le possibili linee di sviluppo dell’attività cinematografica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/19718