Il lavoro di tesi ha visto come scopo l'esplorazione delle possibili relazioni tra configurazione spaziale dei principali habitat acquatici della Laguna di Venezia e lo stato ecologico. L'analisi è stata condotta secondo i criteri della seascape ecology, applicando indici di distribuzione spaziale, allo scopo di valutare configurazione e connettività degli habitat. Sono state prese in considerazione diverse scale spaziali: intera laguna, sottobacini (settentrionale, centrale e meridionale), corpi idrici (10, derivanti dalla Direttiva Acque), e tre griglie regolari con celle di 1500, 2500 e 5000 m di lato, rispettivamente. Sono inoltre state valutate due situazioni ipotetiche di assenza totale di canali e di presenza dei soli canali con profondità superiore a 4 m. Le due scale spaziali 'corpi idrici' e 'sottobacini' sono state scelte in quanto esempio di suddivisione naturale della superficie lagunare; le griglie regolari, invece, rappresentano le suddivisioni comunemente utilizzate nelle campagne di monitoraggio; la presenza/assenza di canali è stata considerata per valutare la presenza di eventuali barriere. È stata quindi fatta l’analisi con un gruppo selezionato di indici, di tutte le ipotesi prese in considerazione. Verrà infine esplorata un possibile relazione tra i risultati emersi dalle analisi e lo stato ecologico della laguna.
Habitat sommersi della laguna di Venezia: possibili relazioni tra configurazione spaziale e funzionalità ecologica
Bergamin, Sara
2017/2018
Abstract
Il lavoro di tesi ha visto come scopo l'esplorazione delle possibili relazioni tra configurazione spaziale dei principali habitat acquatici della Laguna di Venezia e lo stato ecologico. L'analisi è stata condotta secondo i criteri della seascape ecology, applicando indici di distribuzione spaziale, allo scopo di valutare configurazione e connettività degli habitat. Sono state prese in considerazione diverse scale spaziali: intera laguna, sottobacini (settentrionale, centrale e meridionale), corpi idrici (10, derivanti dalla Direttiva Acque), e tre griglie regolari con celle di 1500, 2500 e 5000 m di lato, rispettivamente. Sono inoltre state valutate due situazioni ipotetiche di assenza totale di canali e di presenza dei soli canali con profondità superiore a 4 m. Le due scale spaziali 'corpi idrici' e 'sottobacini' sono state scelte in quanto esempio di suddivisione naturale della superficie lagunare; le griglie regolari, invece, rappresentano le suddivisioni comunemente utilizzate nelle campagne di monitoraggio; la presenza/assenza di canali è stata considerata per valutare la presenza di eventuali barriere. È stata quindi fatta l’analisi con un gruppo selezionato di indici, di tutte le ipotesi prese in considerazione. Verrà infine esplorata un possibile relazione tra i risultati emersi dalle analisi e lo stato ecologico della laguna.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/19115