Il parametro considerato di massima criticità per la conservazione del materiale archivistico e librario è l’umidità relativa, strettamente connessa con la temperatura alla quale si lega per un rapporto di proporzionalità inversa. Quando l’umidità relativa assume valori elevati possono determinarsi sia lo sviluppo di agenti biologici quali muffe e batteri, sia l’incremento delle reazioni di idrolisi della cellulosa. Com’è noto, l’edificio della Biblioteca Nazionale Marciana è immerso nelle acque della laguna veneziana ed è sembrato significativo studiare l’influenza che l’ambiente idrico circostante ha sulla conservazione del materiale immagazzinato nei depositi. A tale scopo, sono stati collocati nove termoigrometri nei locali della Biblioteca per registrare i valori di temperatura e umidità relativa che, ogni ora, per un intero anno (dicembre 2013-dicembre 2014) sono stati rilevati dagli strumenti. A causa della vastità e della eterogeneità degli ambienti marciani è stato necessario dislocare i termoigrometri nei vari locali (dalle sale di lettura ai depositi dei manoscritti e degli stampati, sino al laboratorio di restauro); l’ultimo è stato posizionato all’esterno della Biblioteca, in una zona al riparo dai raggi solari e dalle intemperie, per valutare la reazione degli spazi soggetti alle variazioni meteorologiche. Sono stati raccolti più di 150 mila dati che sono stati elaborati correlandoli alla struttura e alla storia architettonica della Biblioteca Marciana.

LA CONSERVAZIONE IN UNA BIBLIOTECA CIRCONDATA DALLE ACQUE. Studio analitico degli ambienti della Biblioteca Nazionale Marciana

Curzio, Rita
2015/2016

Abstract

Il parametro considerato di massima criticità per la conservazione del materiale archivistico e librario è l’umidità relativa, strettamente connessa con la temperatura alla quale si lega per un rapporto di proporzionalità inversa. Quando l’umidità relativa assume valori elevati possono determinarsi sia lo sviluppo di agenti biologici quali muffe e batteri, sia l’incremento delle reazioni di idrolisi della cellulosa. Com’è noto, l’edificio della Biblioteca Nazionale Marciana è immerso nelle acque della laguna veneziana ed è sembrato significativo studiare l’influenza che l’ambiente idrico circostante ha sulla conservazione del materiale immagazzinato nei depositi. A tale scopo, sono stati collocati nove termoigrometri nei locali della Biblioteca per registrare i valori di temperatura e umidità relativa che, ogni ora, per un intero anno (dicembre 2013-dicembre 2014) sono stati rilevati dagli strumenti. A causa della vastità e della eterogeneità degli ambienti marciani è stato necessario dislocare i termoigrometri nei vari locali (dalle sale di lettura ai depositi dei manoscritti e degli stampati, sino al laboratorio di restauro); l’ultimo è stato posizionato all’esterno della Biblioteca, in una zona al riparo dai raggi solari e dalle intemperie, per valutare la reazione degli spazi soggetti alle variazioni meteorologiche. Sono stati raccolti più di 150 mila dati che sono stati elaborati correlandoli alla struttura e alla storia architettonica della Biblioteca Marciana.
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