Tra le sfide che il cambiamento climatico pone per il prossimo futuro, i possibili effetti sulla biodiversità e la distribuzione delle specie sono tra le più rischiose. Al contempo, questi effetti sono anche tra i più difficili da prevedere, specialmente quando si considerano animali migratori. Questo lavoro di tesi avrà come obiettivo principale quello di stimare se e come le rotte migratorie di nove specie di anatidi acquatici svernanti nella regione centro-mediterranea, che seguono la Black Sea – Mediterranean Flyway durante i loro movimenti migratori, possano essere modificate in risposta al cambiamento climatico. Considerando le condizioni ambientali del passato recente, la ricerca evidenzia l’interazione tra le caratteristiche delle specie migratrici considerate e le variabili ambientali che definiscono le loro condizioni di suitability. Successivamente, queste interazioni vengono riconsiderate alla luce degli scenari climatici futuri, sia a medio che lungo termine, identificando con l’approccio Maximum Entropy i possibili cambiamenti nelle aree idonee alla presenza di anatidi. I risultati sono discussi tenendo conto delle conseguenze in ambito di conservazione della biodiversità.
Changes in the waterbirds migratory patterns and wintering areas in Europe in relation to climate change
Berti, Stefano
2024/2025
Abstract
Tra le sfide che il cambiamento climatico pone per il prossimo futuro, i possibili effetti sulla biodiversità e la distribuzione delle specie sono tra le più rischiose. Al contempo, questi effetti sono anche tra i più difficili da prevedere, specialmente quando si considerano animali migratori. Questo lavoro di tesi avrà come obiettivo principale quello di stimare se e come le rotte migratorie di nove specie di anatidi acquatici svernanti nella regione centro-mediterranea, che seguono la Black Sea – Mediterranean Flyway durante i loro movimenti migratori, possano essere modificate in risposta al cambiamento climatico. Considerando le condizioni ambientali del passato recente, la ricerca evidenzia l’interazione tra le caratteristiche delle specie migratrici considerate e le variabili ambientali che definiscono le loro condizioni di suitability. Successivamente, queste interazioni vengono riconsiderate alla luce degli scenari climatici futuri, sia a medio che lungo termine, identificando con l’approccio Maximum Entropy i possibili cambiamenti nelle aree idonee alla presenza di anatidi. I risultati sono discussi tenendo conto delle conseguenze in ambito di conservazione della biodiversità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/1894