L’obiettivo della tesi è quello di rilevare la presenza di rinvii danteschi nell’opera dello scrittore novecentesco Dino Campana, in particolare nel suo unico libro pubblicato i Canti Orfici. La tesi si articola in tre sezioni. La prima si concentra sull’analisi dei testi campaniani rilevando le citazioni, i calchi letterali e i richiami – a livello linguistico, stilistico, lessicale, morfo-sintattico, di immagini ecc. – riferibili alle opere di Dante Alighieri e si cerca di contestualizzarli. La seconda sezione si ricollega alla precedente allargando lo sguardo oltre le mere reminiscenze dantesche, creando un parallelo tra la biografia e le opere di Dante e quelle di Dino e mettendo in risalto le peculiarità, le similarità e le differenze tra i due autori conterranei. La terza parte, infine, vuole mettere in luce il ruolo rivoluzionario della figura e dell’opera campaniana nella letteratura italiana agli albori del Novecento facendo un paragone con l’iniziatore della tradizione letteraria nazionale. In tal modo, si cerca di dimostrare come i due scrittori – a distanza di sei secoli e ognuno con le proprie modalità – abbiano affrontato lo stesso percorso iniziatico attraverso le tappe della letteratura precedente e se ne siano serviti per andare oltre e dar vita a un linguaggio originale e a uno stile poetico innovativo che, nel caso di Campana, per lungo tempo non è stato compreso.

Salgo (nello spazio, fuori del tempo). La memoria di Dante in Dino Campana

Griggio, Serenella
2017/2018

Abstract

L’obiettivo della tesi è quello di rilevare la presenza di rinvii danteschi nell’opera dello scrittore novecentesco Dino Campana, in particolare nel suo unico libro pubblicato i Canti Orfici. La tesi si articola in tre sezioni. La prima si concentra sull’analisi dei testi campaniani rilevando le citazioni, i calchi letterali e i richiami – a livello linguistico, stilistico, lessicale, morfo-sintattico, di immagini ecc. – riferibili alle opere di Dante Alighieri e si cerca di contestualizzarli. La seconda sezione si ricollega alla precedente allargando lo sguardo oltre le mere reminiscenze dantesche, creando un parallelo tra la biografia e le opere di Dante e quelle di Dino e mettendo in risalto le peculiarità, le similarità e le differenze tra i due autori conterranei. La terza parte, infine, vuole mettere in luce il ruolo rivoluzionario della figura e dell’opera campaniana nella letteratura italiana agli albori del Novecento facendo un paragone con l’iniziatore della tradizione letteraria nazionale. In tal modo, si cerca di dimostrare come i due scrittori – a distanza di sei secoli e ognuno con le proprie modalità – abbiano affrontato lo stesso percorso iniziatico attraverso le tappe della letteratura precedente e se ne siano serviti per andare oltre e dar vita a un linguaggio originale e a uno stile poetico innovativo che, nel caso di Campana, per lungo tempo non è stato compreso.
2017-03-13
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/18816