La ricerca dell’elaborato di tesi prende le mosse da due dei tre scritti consolatori composti da Lucio Anneo Seneca negli anni dei principati di Caligola e Claudio, in particolare dalle consolationes dedicate rispettivamente a Marcia, una donna della nobilitas romana, e ad Elvia, madre dell’autore. Entrambe affrontano situazioni di forte sofferenza: la prima per la morte del giovane figlio Metilio, la seconda per l’esilio che colpì il figlio Seneca nel 41 d.C. Tramite i precetti filosofici stoici, Seneca desidera frenare il dolore di queste due madri. L’analisi degli scritti in questione si focalizza sulla ricostruzione del modello ideale di mater che Seneca approva e che condivide con i lettori attraverso sia gli exempla femminili che propone alle destinatarie, sia le virtutes per cui loda le donne cui si rivolge, sia le considerazioni di ordine generale e filosofico che l’autore dissemina nel testo. Le due Consolazioni si rivelano particolarmente interessanti poiché sponsorizzano un’immagine attiva del ruolo materno nella costruzione della famiglia romana e poiché rappresentano gli unici due esempi femminili fortemente positivi presenti nel corpus letterario dell’autore.

Il modello di Optima mater nelle Consolationes di Lucio Anneo Seneca

Pivetta, Irene
2018/2019

Abstract

La ricerca dell’elaborato di tesi prende le mosse da due dei tre scritti consolatori composti da Lucio Anneo Seneca negli anni dei principati di Caligola e Claudio, in particolare dalle consolationes dedicate rispettivamente a Marcia, una donna della nobilitas romana, e ad Elvia, madre dell’autore. Entrambe affrontano situazioni di forte sofferenza: la prima per la morte del giovane figlio Metilio, la seconda per l’esilio che colpì il figlio Seneca nel 41 d.C. Tramite i precetti filosofici stoici, Seneca desidera frenare il dolore di queste due madri. L’analisi degli scritti in questione si focalizza sulla ricostruzione del modello ideale di mater che Seneca approva e che condivide con i lettori attraverso sia gli exempla femminili che propone alle destinatarie, sia le virtutes per cui loda le donne cui si rivolge, sia le considerazioni di ordine generale e filosofico che l’autore dissemina nel testo. Le due Consolazioni si rivelano particolarmente interessanti poiché sponsorizzano un’immagine attiva del ruolo materno nella costruzione della famiglia romana e poiché rappresentano gli unici due esempi femminili fortemente positivi presenti nel corpus letterario dell’autore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/18795