L’elaborato ha lo scopo di illustrare i cambiamenti che hanno interessato il settore bancario, in materia di gestione delle crisi. Nel primo capitolo ho spiegato quali sono state le cause che hanno portato il Legislatore Europeo a rivedere la disciplina delle crisi bancarie. I motivi sono da ricondurre al contesto economico-finanziario che ha caratterizzato l’Europa e non solo, segnato fortemente dalla crisi dei mutui subprime degli anni 2007/2008. Nel secondo capitolo ho analizzato la struttura della direttiva 2014/59/UE -BRRD-, il nuovo quadro normativo relativo alla prevenzione, gestione e risoluzione delle crisi bancarie. La BRRD, insieme al regolamento SRM, rappresentano la rivoluzione nelle modalità di affrontare le situazioni di dissesto di un istituto di credito. In Europa, le nuove regole sono state utilizzate, ancor prima che diventassero pienamente operative. Per questo motivo, nella terza parte ho affrontato le prime applicazioni: la risoluzione della crisi di Cipro, Slovenia, Portogallo ed Austria; per poi concentrami nella contesto italiano ed in particolare nella crisi delle “famose” quattro banche popolari. Infine, nell’ultimo capitolo, ho implementato una versione sperimentale del recovery plan per una banca di classe III. Tale piano è il nuovo strumento, previsto dalla Direttiva, di cui devono dotarsi tutte le banche. In Italia, il processo di implementazione è ancora molto arretrato, solo Banca Intesa Sanpaolo ha già predisposto il proprio piano.

Le nuove regole europee in materia di crisi bancarie: la direttiva BRRD e lo sviluppo di un Recovery Plan per una banca di classe III

Rado, Andrea
2016/2017

Abstract

L’elaborato ha lo scopo di illustrare i cambiamenti che hanno interessato il settore bancario, in materia di gestione delle crisi. Nel primo capitolo ho spiegato quali sono state le cause che hanno portato il Legislatore Europeo a rivedere la disciplina delle crisi bancarie. I motivi sono da ricondurre al contesto economico-finanziario che ha caratterizzato l’Europa e non solo, segnato fortemente dalla crisi dei mutui subprime degli anni 2007/2008. Nel secondo capitolo ho analizzato la struttura della direttiva 2014/59/UE -BRRD-, il nuovo quadro normativo relativo alla prevenzione, gestione e risoluzione delle crisi bancarie. La BRRD, insieme al regolamento SRM, rappresentano la rivoluzione nelle modalità di affrontare le situazioni di dissesto di un istituto di credito. In Europa, le nuove regole sono state utilizzate, ancor prima che diventassero pienamente operative. Per questo motivo, nella terza parte ho affrontato le prime applicazioni: la risoluzione della crisi di Cipro, Slovenia, Portogallo ed Austria; per poi concentrami nella contesto italiano ed in particolare nella crisi delle “famose” quattro banche popolari. Infine, nell’ultimo capitolo, ho implementato una versione sperimentale del recovery plan per una banca di classe III. Tale piano è il nuovo strumento, previsto dalla Direttiva, di cui devono dotarsi tutte le banche. In Italia, il processo di implementazione è ancora molto arretrato, solo Banca Intesa Sanpaolo ha già predisposto il proprio piano.
2016-10-28
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
833308-1201925.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 5.1 MB
Formato Adobe PDF
5.1 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/18710