La tesi si focalizza sul tema della violenza domestica da un diverso punto di vista: quello dei bambini che vi assistono. La violenza in famiglia è spesso difficile da rilevare e lo è ancor di più per le vittime silenziose, i minori testimoni delle violenze. Essi sono a loro volta colpiti in modo indelebile dall’inadeguatezza genitoriale che madri vittime e padri aggressori mettono in atto. Nella maggioranza dei casi, la donna subisce maltrattamento dal partner: si instaura un rapporto di dominio, simile a quello tra vittima e carnefice. Minori che crescono in un questi contesti riportano danni simili a chi ha subito violenze dirette, rischiando di apprendere a loro volta i modelli genitoriali che hanno sperimentato, entrando a far parte della ruota dell’abuso. Combattere la violenza domestica non è facile: il primo passo è la messa in protezione delle vittime, costruendo percorsi ad hoc per i minori che hanno assistito e sostegni che possono riconsegnare alla donna la sua indipendenza, dall’altro è importante avviare un lavoro con gli uomini che perpetrano violenza, le cui esperienze in Italia sono ancora limitate.
I testimoni invisibili. La violenza assistita da minori in famiglia.
Ippolito, Silvia
2014/2015
Abstract
La tesi si focalizza sul tema della violenza domestica da un diverso punto di vista: quello dei bambini che vi assistono. La violenza in famiglia è spesso difficile da rilevare e lo è ancor di più per le vittime silenziose, i minori testimoni delle violenze. Essi sono a loro volta colpiti in modo indelebile dall’inadeguatezza genitoriale che madri vittime e padri aggressori mettono in atto. Nella maggioranza dei casi, la donna subisce maltrattamento dal partner: si instaura un rapporto di dominio, simile a quello tra vittima e carnefice. Minori che crescono in un questi contesti riportano danni simili a chi ha subito violenze dirette, rischiando di apprendere a loro volta i modelli genitoriali che hanno sperimentato, entrando a far parte della ruota dell’abuso. Combattere la violenza domestica non è facile: il primo passo è la messa in protezione delle vittime, costruendo percorsi ad hoc per i minori che hanno assistito e sostegni che possono riconsegnare alla donna la sua indipendenza, dall’altro è importante avviare un lavoro con gli uomini che perpetrano violenza, le cui esperienze in Italia sono ancora limitate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/18413