La prima parte della tesi tratta l’origine storica dei modelli welfare analizzandone le mutazioni avvenute con il passare del tempo e le conseguenti implicazioni economiche che tali modifiche hanno comportato. Si pone attenzione al processo di avvicinamento ai recenti sistemi di welfare sviscerandone potenzialità e limiti sia nel contesto nazionale che europeo.Si pone molta attenzione al contesto comunitario soprattutto in tema di diseguaglianza e disoccupazione per avere un quadro più preciso sulle condizioni economico-sociali dei diversi Paesi. Le evidenze empiriche permettono di osservare le evoluzioni in ambito produttivo e occupazionale degli Stati. Da ultimo si cerca di descrivere la diseguaglianza sociale illustrando le caratteristiche dei soggetti che versano in condizioni di povertà. Nella seconda parte dell’elaborato si analizzano invece i più importanti istituti messi in campo dal governo italiano per cercare di combattere quelle forme di disoccupazione parziale o totale che hanno fortemente caratterizzato gli ultimi 8 anni. Lo studio sull’eterogeneità degli schemi di ammortizzatori sociali tra i più importati Paesi Europei e sull’incapacità di far fronte da parte di forme di assicurazione privata a taluni rischi sociali contraddistingue il terzo capitolo. Nella quarta e ultima sezione si esaminano le forme di sostegno al reddito di ultima istanza, finora rimaste incompiute o messe in atto solamente in determinati contesti territoriali o in specifiche epoche storiche. Molte sperimentazioni infatti si sono susseguite nel tempo ma, pur raccogliendo dei validi risultati, spesso non hanno trovato continuità di applicazione per effetto di ragioni politiche o legate all’aspetto economico.

Il supporto pubblico ai redditi dei soggetti in età lavorativa.

Parpinello, Alberto
2015/2016

Abstract

La prima parte della tesi tratta l’origine storica dei modelli welfare analizzandone le mutazioni avvenute con il passare del tempo e le conseguenti implicazioni economiche che tali modifiche hanno comportato. Si pone attenzione al processo di avvicinamento ai recenti sistemi di welfare sviscerandone potenzialità e limiti sia nel contesto nazionale che europeo.Si pone molta attenzione al contesto comunitario soprattutto in tema di diseguaglianza e disoccupazione per avere un quadro più preciso sulle condizioni economico-sociali dei diversi Paesi. Le evidenze empiriche permettono di osservare le evoluzioni in ambito produttivo e occupazionale degli Stati. Da ultimo si cerca di descrivere la diseguaglianza sociale illustrando le caratteristiche dei soggetti che versano in condizioni di povertà. Nella seconda parte dell’elaborato si analizzano invece i più importanti istituti messi in campo dal governo italiano per cercare di combattere quelle forme di disoccupazione parziale o totale che hanno fortemente caratterizzato gli ultimi 8 anni. Lo studio sull’eterogeneità degli schemi di ammortizzatori sociali tra i più importati Paesi Europei e sull’incapacità di far fronte da parte di forme di assicurazione privata a taluni rischi sociali contraddistingue il terzo capitolo. Nella quarta e ultima sezione si esaminano le forme di sostegno al reddito di ultima istanza, finora rimaste incompiute o messe in atto solamente in determinati contesti territoriali o in specifiche epoche storiche. Molte sperimentazioni infatti si sono susseguite nel tempo ma, pur raccogliendo dei validi risultati, spesso non hanno trovato continuità di applicazione per effetto di ragioni politiche o legate all’aspetto economico.
2015-10-27
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/18272