Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è entrato definitivamente in vigore il 15 luglio 2022, grazie alle dovute modifiche apportate dal D. Lgs. 83/2022 (c.d. Decreto Insolvency) in recepimento della Direttiva UE 2019/1023 (c.d. Direttiva Insolvency). La vigente versione, la quale riforma il D. Lgs. n. 14 del 2019, rappresenta un significativo punto di svolta della disciplina del diritto della crisi. Le nuove indicazioni comunitarie disposte agli Stati membri e le conseguenti scelte legislative di attuazione hanno generato importanti innovazioni giuridiche, modificando radicalmente l’impianto del Codice. L’elaborato in questione presenta i principali correttivi inseriti dal Decreto Insolvency ma, più in particolare, analizza i profili fondamentali del nuovo strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza: il Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione. Il tratto d’interesse maggiore risiede nell’estensione del potere di deroga agli artt. 2740 e 2741 del c.c.. L’imprenditore, grazie all’accesso alla procedura di nuovo conio, può decidere di soddisfare le pretese dei creditori proponendo un piano che prescinda dal rispetto del principio della par condicio creditorum e dell’ordine delle cause legittime di prelazione. Il lavoro ha l’obiettivo di realizzare uno studio dei vari strumenti di regolazione della crisi, valutando la loro diversa intensità di deroga al trattamento paritario dei creditori. Il fine è quello di mostrare come il nuovo Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione, nonostante i suoi problemi di recepimento, sia lo strumento di massima rappresentazione della libertà distributiva concessa all’imprenditore.

I profili del Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione.

Pezzato, Daniel
2023/2024

Abstract

Il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è entrato definitivamente in vigore il 15 luglio 2022, grazie alle dovute modifiche apportate dal D. Lgs. 83/2022 (c.d. Decreto Insolvency) in recepimento della Direttiva UE 2019/1023 (c.d. Direttiva Insolvency). La vigente versione, la quale riforma il D. Lgs. n. 14 del 2019, rappresenta un significativo punto di svolta della disciplina del diritto della crisi. Le nuove indicazioni comunitarie disposte agli Stati membri e le conseguenti scelte legislative di attuazione hanno generato importanti innovazioni giuridiche, modificando radicalmente l’impianto del Codice. L’elaborato in questione presenta i principali correttivi inseriti dal Decreto Insolvency ma, più in particolare, analizza i profili fondamentali del nuovo strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza: il Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione. Il tratto d’interesse maggiore risiede nell’estensione del potere di deroga agli artt. 2740 e 2741 del c.c.. L’imprenditore, grazie all’accesso alla procedura di nuovo conio, può decidere di soddisfare le pretese dei creditori proponendo un piano che prescinda dal rispetto del principio della par condicio creditorum e dell’ordine delle cause legittime di prelazione. Il lavoro ha l’obiettivo di realizzare uno studio dei vari strumenti di regolazione della crisi, valutando la loro diversa intensità di deroga al trattamento paritario dei creditori. Il fine è quello di mostrare come il nuovo Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione, nonostante i suoi problemi di recepimento, sia lo strumento di massima rappresentazione della libertà distributiva concessa all’imprenditore.
2023-07-13
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/17853