Il tema della mia tesi è la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il primo capitolo si focalizza sull’organizzazione e la coordinazione delle attività dell'iniziativa, sulle motivazioni per le quali ha avuto origine e sugli obiettivi che si prefigge. Segue una digressione sul ruolo della manifestazione come simbolo del risveglio della comunità ebraica in Europa e modello per il coinvolgimento delle minoranze. I due capitoli successivi si concentrano sulla descrizione della struttura e del funzionamento delle principali associazioni che gestiscono la Giornata stessa, a livello europeo e nazionale, rispettivamente: l’European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture Heritage (in cooperazione con la Biblioteca Nazionale di Israele) e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il capitolo quarto parla dei Percorsi Culturali Europei e del Percorso Europeo del Patrimonio Ebraico, programmi interdisciplinari lanciati dal Consiglio d’Europa con l’intenzione di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come i diversi Paesi e culture d’Europa contribuiscano, insieme, ad arricchire il patrimonio materiale e immateriale dei luoghi che abitano e nei quali sono partecipanti sociali attivi. Il capitolo che segue si focalizza sulle tematiche che sono state scelte negli anni passati, al fine non solo di illustrare ed inquadrare in modo più chiaro il nucleo della Giornata, ma anche di approfondire maggiormente alcuni degli aspetti più interessanti della cultura e della tradizione ebraica. Il capitolo sesto prosegue il filo conduttore tracciato da quello precedente, entrando nel dettaglio della Giornata Europea della Cultura Ebraica di quest’anno. Viene specificato il tema scelto per l’edizione del 2019, “Sogni. Una scala verso il cielo”, con l’intenzione di raccontare il valore, il significato e le interpretazioni del mondo onirico dal punto di vista ebraico. Il capitolo settimo parla di Parma, città scelta come capifila per l’edizione corrente. Scrigno colmo di esempi della presenza ebraica nel patrimonio culturale europeo, questo luogo rappresenta un’opportunità unica per i visitatori, i quali hanno la possibilità di osservarlo e viverlo da una prospettiva differente, un punto di vista che comprende non solo i poli di attrazione maggiormente conosciuti, ma anche le ricchezze della minoranza ebraica. Il penultimo capitolo si concentra su Venezia, in particolare sul contenuto del Museo Ebraico, sulla struttura delle sinagoghe, sul trascorso del cimitero, sulla storia del ghetto, sulle relazioni che uniscono la città lagunare e la Comunità Ebraica e sul sodalizio tra quest'ultima e CoopCulture - cooperativa italiana che, al 1990, ha avuto affidati i servizi al pubblico del Museo. L’ultimo capitolo, infine, analizza la ventesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Venezia, dal momento della sua ideazione a quello della sua effettiva realizzazione, compresi i risultati relativi al livello di partecipazione. Vengono descritti tutti i passaggi, gli adempimenti e i costi necessari per dare vita alla manifestazione, le modalità scelte dagli organizzatori per raggiungere un ampio e variegato bacino di utenza e le attività che si sono susseguite durante l’intero arco della giornata. L’esperienza di lavoro al Museo Ebraico mi ha permesso di entrare nel vivo di un evento culturale il cui potere di aggregazione mi ha fatta giungere alla consapevolezza di quanto un’iniziativa, se caratterizzata da una motivazione nobile e se costruita attentamente da personale qualificato e appassionato, possa trasformarsi in una eco potentissima.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica. Aspetti gestionali e implicazioni culturali.
Cacco, Camilla
2019/2020
Abstract
Il tema della mia tesi è la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il primo capitolo si focalizza sull’organizzazione e la coordinazione delle attività dell'iniziativa, sulle motivazioni per le quali ha avuto origine e sugli obiettivi che si prefigge. Segue una digressione sul ruolo della manifestazione come simbolo del risveglio della comunità ebraica in Europa e modello per il coinvolgimento delle minoranze. I due capitoli successivi si concentrano sulla descrizione della struttura e del funzionamento delle principali associazioni che gestiscono la Giornata stessa, a livello europeo e nazionale, rispettivamente: l’European Association for the Preservation and Promotion of Jewish Culture Heritage (in cooperazione con la Biblioteca Nazionale di Israele) e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il capitolo quarto parla dei Percorsi Culturali Europei e del Percorso Europeo del Patrimonio Ebraico, programmi interdisciplinari lanciati dal Consiglio d’Europa con l’intenzione di dimostrare, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come i diversi Paesi e culture d’Europa contribuiscano, insieme, ad arricchire il patrimonio materiale e immateriale dei luoghi che abitano e nei quali sono partecipanti sociali attivi. Il capitolo che segue si focalizza sulle tematiche che sono state scelte negli anni passati, al fine non solo di illustrare ed inquadrare in modo più chiaro il nucleo della Giornata, ma anche di approfondire maggiormente alcuni degli aspetti più interessanti della cultura e della tradizione ebraica. Il capitolo sesto prosegue il filo conduttore tracciato da quello precedente, entrando nel dettaglio della Giornata Europea della Cultura Ebraica di quest’anno. Viene specificato il tema scelto per l’edizione del 2019, “Sogni. Una scala verso il cielo”, con l’intenzione di raccontare il valore, il significato e le interpretazioni del mondo onirico dal punto di vista ebraico. Il capitolo settimo parla di Parma, città scelta come capifila per l’edizione corrente. Scrigno colmo di esempi della presenza ebraica nel patrimonio culturale europeo, questo luogo rappresenta un’opportunità unica per i visitatori, i quali hanno la possibilità di osservarlo e viverlo da una prospettiva differente, un punto di vista che comprende non solo i poli di attrazione maggiormente conosciuti, ma anche le ricchezze della minoranza ebraica. Il penultimo capitolo si concentra su Venezia, in particolare sul contenuto del Museo Ebraico, sulla struttura delle sinagoghe, sul trascorso del cimitero, sulla storia del ghetto, sulle relazioni che uniscono la città lagunare e la Comunità Ebraica e sul sodalizio tra quest'ultima e CoopCulture - cooperativa italiana che, al 1990, ha avuto affidati i servizi al pubblico del Museo. L’ultimo capitolo, infine, analizza la ventesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Venezia, dal momento della sua ideazione a quello della sua effettiva realizzazione, compresi i risultati relativi al livello di partecipazione. Vengono descritti tutti i passaggi, gli adempimenti e i costi necessari per dare vita alla manifestazione, le modalità scelte dagli organizzatori per raggiungere un ampio e variegato bacino di utenza e le attività che si sono susseguite durante l’intero arco della giornata. L’esperienza di lavoro al Museo Ebraico mi ha permesso di entrare nel vivo di un evento culturale il cui potere di aggregazione mi ha fatta giungere alla consapevolezza di quanto un’iniziativa, se caratterizzata da una motivazione nobile e se costruita attentamente da personale qualificato e appassionato, possa trasformarsi in una eco potentissima.File | Dimensione | Formato | |
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