L'elaborato esplorerà l'arte erotica giapponese, nota come shunga, con un'analisi del rapporto del popolo giapponese con l'eros, considerando il contesto culturale e religioso del paese. Sarà esaminata l'origine di questo genere artistico, la sua percezione e il suo scopo durante il periodo Edo, concentrandosi sul modo in cui il pubblico lo ha recepito. Successivamente, verrà introdotto un progetto di studio e catalogazione che coinvolge sei stampe originali inedite della collezione Edoardo Chiossone. Queste opere sono state attentamente analizzate e confrontate con esemplari simili provenienti da collezioni internazionali, con particolare attenzione agli aspetti storici, sociali e conservativi. Infine, l'elaborato affronterà il dibattito sulla possibile categorizzazione del genere shunga come pornografia e concluderà esaminando il cambiamento di percezione dell'erotismo e dell'arte erotica nel XIX secolo. Con l'apertura del Giappone all'Occidente durante la Restaurazione Meiji, concetti come "pudicizia" e "oscenità" si radicarono nella cultura giapponese, portando a una limitazione e mistificazione del sesso. Ciò si tradusse nella persecuzione dell'immaginario shunga e nella sua decadenza. L'elaborato concluderà delineando le conseguenze contemporanee di questo processo di occultamento del desiderio sessuale e il suo impatto sulla percezione del sesso nella società odierna. L'obiettivo finale sarà dimostrare un fenomeno di involuzione e deterioramento del rapporto libero e sano con l'eros da parte del Giappone, che era invece presente nella classe popolare durante l'epoca Edo.

Shunga e Società: Evoluzione dell’erotismo giapponese attraverso le xilografie della collezione 'Edoardo Chiossone’ dall'antichità ad oggi.

Giordan, Veronica
2024/2025

Abstract

L'elaborato esplorerà l'arte erotica giapponese, nota come shunga, con un'analisi del rapporto del popolo giapponese con l'eros, considerando il contesto culturale e religioso del paese. Sarà esaminata l'origine di questo genere artistico, la sua percezione e il suo scopo durante il periodo Edo, concentrandosi sul modo in cui il pubblico lo ha recepito. Successivamente, verrà introdotto un progetto di studio e catalogazione che coinvolge sei stampe originali inedite della collezione Edoardo Chiossone. Queste opere sono state attentamente analizzate e confrontate con esemplari simili provenienti da collezioni internazionali, con particolare attenzione agli aspetti storici, sociali e conservativi. Infine, l'elaborato affronterà il dibattito sulla possibile categorizzazione del genere shunga come pornografia e concluderà esaminando il cambiamento di percezione dell'erotismo e dell'arte erotica nel XIX secolo. Con l'apertura del Giappone all'Occidente durante la Restaurazione Meiji, concetti come "pudicizia" e "oscenità" si radicarono nella cultura giapponese, portando a una limitazione e mistificazione del sesso. Ciò si tradusse nella persecuzione dell'immaginario shunga e nella sua decadenza. L'elaborato concluderà delineando le conseguenze contemporanee di questo processo di occultamento del desiderio sessuale e il suo impatto sulla percezione del sesso nella società odierna. L'obiettivo finale sarà dimostrare un fenomeno di involuzione e deterioramento del rapporto libero e sano con l'eros da parte del Giappone, che era invece presente nella classe popolare durante l'epoca Edo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/17403