La fiducia, vero e proprio cemento delle nostre società, rimane un concetto sfuggente, frequentemente evocato ma raramente compreso in tutta la sua complessità. La tesi si propone di esplorare il concetto di linguaggio della fiducia e dell’affidabilità come chiave di lettura per comprendere come la fiducia si realizza in diversi contesti. Si argomenta che il linguaggio della fiducia va al di là di una dimensione contrattuale e si enfatizzano i dispositivi linguistici, verbali e non verbali, che più o meno intenzionalmente trasmettono fiducia. Il nucleo centrale del presente tentativo si concentra sulle dinamiche linguistiche che si estrinsecano tra agenti assicurativi e fiducianti in Veneto. Il settore assicurativo, infatti, presuppone la creazione di un solido rapporto di fiducia tra le parti coinvolte e per tale ragione è stato assunto quale campo di ricerca di questo lavoro. La metodologia adottata è di tipo etnografico, basata su interviste qualitative e osservazione partecipante, consente di esplorare approfonditamente le dinamiche relazionali durante gli incontri tra agenti assicurativi e clienti. In particolare, emerge il concetto di "risonanza" tra le persone, esplorando la relazione e l’uso più o meno consapevole del linguaggio nelle sue varie dimensioni comunicative, pragmatiche e cooperative, e mediante le scelte operate tra varietà linguistiche o registri delle stesse. L’uso del dialetto, ad esempio, appare come importante vettore di fiducia tra i parlanti. L’osservazione e l’analisi della situazione linguistica mira non solo a contribuire alla teoria del linguaggio della fiducia, ma anche a fornire spunti di riflessione sull’importanza di alcuni vettori di risonanza che creano le basi per una relazione che possa creare, rinforzare o mantenere la fiducia.

Costruzione di fiducia attraverso il linguaggio nella relazione tra agenti assicurativi e fiducianti. Uno studio etnografico nel territorio veneto

D'Innocenzo, Mariano
2024/2025

Abstract

La fiducia, vero e proprio cemento delle nostre società, rimane un concetto sfuggente, frequentemente evocato ma raramente compreso in tutta la sua complessità. La tesi si propone di esplorare il concetto di linguaggio della fiducia e dell’affidabilità come chiave di lettura per comprendere come la fiducia si realizza in diversi contesti. Si argomenta che il linguaggio della fiducia va al di là di una dimensione contrattuale e si enfatizzano i dispositivi linguistici, verbali e non verbali, che più o meno intenzionalmente trasmettono fiducia. Il nucleo centrale del presente tentativo si concentra sulle dinamiche linguistiche che si estrinsecano tra agenti assicurativi e fiducianti in Veneto. Il settore assicurativo, infatti, presuppone la creazione di un solido rapporto di fiducia tra le parti coinvolte e per tale ragione è stato assunto quale campo di ricerca di questo lavoro. La metodologia adottata è di tipo etnografico, basata su interviste qualitative e osservazione partecipante, consente di esplorare approfonditamente le dinamiche relazionali durante gli incontri tra agenti assicurativi e clienti. In particolare, emerge il concetto di "risonanza" tra le persone, esplorando la relazione e l’uso più o meno consapevole del linguaggio nelle sue varie dimensioni comunicative, pragmatiche e cooperative, e mediante le scelte operate tra varietà linguistiche o registri delle stesse. L’uso del dialetto, ad esempio, appare come importante vettore di fiducia tra i parlanti. L’osservazione e l’analisi della situazione linguistica mira non solo a contribuire alla teoria del linguaggio della fiducia, ma anche a fornire spunti di riflessione sull’importanza di alcuni vettori di risonanza che creano le basi per una relazione che possa creare, rinforzare o mantenere la fiducia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/17399