Questa tesi magistrale avrà come tema centrale gli aiuti internazionali che furono riservati ai ragazzi di strada in Unione sovietica tra gli anni ’20 e i primi ’30 del secolo scorso. Nel corso dei quattro capitoli che compongono il documento, all’interno dei quali saranno presenti anche fonti fotografiche, tabelle di dati e testimonianze originali volte ad avvalorare i concetti teorici, si svolgerà la ricerca che porterà alla risoluzione di tre principali questioni. In primo luogo, si analizzeranno le differenti tipologie di aiuti umanitari che salvarono la vita ai bambini sovietici più poveri. In secondo luogo, si spiegherà la loro diffusione di queste donazioni all’interno dei confini della neonata Unione Sovietica ma, per rendere più completa l’analisi, anche in altri Stati europei a loro volta provati dal conflitto mondiale e dalle sue conseguenze. Infine, si ricercheranno anche le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni trans-nazionali a preoccuparsi fortemente di quanto stava accadendo nei territori dell’ex Impero russo. Per riuscire a risolvere le precedenti domande, in questa tesi verranno discussi alcuni eventi fondamentali della storia russa quali la Rivoluzione d’ottobre e la grande carestia che colpì il Paese nei primi anni ’20 del secolo scorso, contestualizzati, però, in una finestra temporale più vasta che spazia tra il 1917 ed il 1935. Questo fu un periodo storico e sociale particolarmente difficile per tutto il mondo, uscito dalla Prima guerra mondiale, ma ancora di più per queste terre dove la fame, la guerra civile e la crisi economica portarono alla morte milioni di persone. L’elaborato in questione analizzerà come specifico soggetto degli aiuti internazionali i bambini più poveri, abbandonati o orfani, che vennero appellati con un’espressione ricca di sfumature e per questo complicata da rendere in una lingua differente dal russo: i “besprizornye”. La vasta presenza di questi ultimi nei centri urbani sovietici, nel periodo temporale d’analisi, rappresenta un fenomeno storico e sociale che caratterizzò fortemente la Russia dell’epoca ma ebbe comunque una forte risonanza mondiale che lo portò ad essere al centro anche di numerosi dibattiti all’interno di organizzazioni e Stati.

La fame nella Russia post-rivoluzionaria e la besprizornost’ : gli aiuti internazionali

Manzato, Alessia
2024/2025

Abstract

Questa tesi magistrale avrà come tema centrale gli aiuti internazionali che furono riservati ai ragazzi di strada in Unione sovietica tra gli anni ’20 e i primi ’30 del secolo scorso. Nel corso dei quattro capitoli che compongono il documento, all’interno dei quali saranno presenti anche fonti fotografiche, tabelle di dati e testimonianze originali volte ad avvalorare i concetti teorici, si svolgerà la ricerca che porterà alla risoluzione di tre principali questioni. In primo luogo, si analizzeranno le differenti tipologie di aiuti umanitari che salvarono la vita ai bambini sovietici più poveri. In secondo luogo, si spiegherà la loro diffusione di queste donazioni all’interno dei confini della neonata Unione Sovietica ma, per rendere più completa l’analisi, anche in altri Stati europei a loro volta provati dal conflitto mondiale e dalle sue conseguenze. Infine, si ricercheranno anche le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni trans-nazionali a preoccuparsi fortemente di quanto stava accadendo nei territori dell’ex Impero russo. Per riuscire a risolvere le precedenti domande, in questa tesi verranno discussi alcuni eventi fondamentali della storia russa quali la Rivoluzione d’ottobre e la grande carestia che colpì il Paese nei primi anni ’20 del secolo scorso, contestualizzati, però, in una finestra temporale più vasta che spazia tra il 1917 ed il 1935. Questo fu un periodo storico e sociale particolarmente difficile per tutto il mondo, uscito dalla Prima guerra mondiale, ma ancora di più per queste terre dove la fame, la guerra civile e la crisi economica portarono alla morte milioni di persone. L’elaborato in questione analizzerà come specifico soggetto degli aiuti internazionali i bambini più poveri, abbandonati o orfani, che vennero appellati con un’espressione ricca di sfumature e per questo complicata da rendere in una lingua differente dal russo: i “besprizornye”. La vasta presenza di questi ultimi nei centri urbani sovietici, nel periodo temporale d’analisi, rappresenta un fenomeno storico e sociale che caratterizzò fortemente la Russia dell’epoca ma ebbe comunque una forte risonanza mondiale che lo portò ad essere al centro anche di numerosi dibattiti all’interno di organizzazioni e Stati.
2024-03-15
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