Questa è una tesi sui viaggiatori britannici che, tra il XVI e il XVII secolo, visitarono Venezia e provarono a descriverla. È una tesi di ricerca, in quanto è stato raccolto tutto il materiale scritto disponibile; c’è poi stata una selezione dei testi, con attenzione alle parti più emblematiche e interessanti di uno stile e di una visione di un’epoca; infine, i testi sono stati tradotti in italiano, quasi tutti per la prima volta. Sono stati scelti i secoli XVI e XVII perché sono i secoli in cui il viaggio e il diario di viaggio assumono un valore moderno nella formazione dell’aristocrazia e della futura classe dirigente. Inoltre, questi due secoli sono il simbolo della grandezza di Venezia in epoca moderna, poco prima della definitiva decadenza. Lo studio (su quello che è definito il “mito di Venezia”), fa emergere uno stile artificioso e spesso noioso, un modo di descrivere la città ripetitivo e a volte approssimativo, infarcito con informazioni false e copiate. La letteratura di viaggio non si era ancora del tutto formata; tuttavia, questi viaggiatori possono senza dubbio essere considerati i pionieri di un genere che conoscerà un enorme successo già dal ‘700.
Through Strangers' Eyes: British Travellers in Venice in the 16th and 17th Centuries
Galiazzo, Marta
2016/2017
Abstract
Questa è una tesi sui viaggiatori britannici che, tra il XVI e il XVII secolo, visitarono Venezia e provarono a descriverla. È una tesi di ricerca, in quanto è stato raccolto tutto il materiale scritto disponibile; c’è poi stata una selezione dei testi, con attenzione alle parti più emblematiche e interessanti di uno stile e di una visione di un’epoca; infine, i testi sono stati tradotti in italiano, quasi tutti per la prima volta. Sono stati scelti i secoli XVI e XVII perché sono i secoli in cui il viaggio e il diario di viaggio assumono un valore moderno nella formazione dell’aristocrazia e della futura classe dirigente. Inoltre, questi due secoli sono il simbolo della grandezza di Venezia in epoca moderna, poco prima della definitiva decadenza. Lo studio (su quello che è definito il “mito di Venezia”), fa emergere uno stile artificioso e spesso noioso, un modo di descrivere la città ripetitivo e a volte approssimativo, infarcito con informazioni false e copiate. La letteratura di viaggio non si era ancora del tutto formata; tuttavia, questi viaggiatori possono senza dubbio essere considerati i pionieri di un genere che conoscerà un enorme successo già dal ‘700.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/16854