Obiettivo ultimo dell’elaborato a conclusione di questo percorso di studi è l’analisi dei provvedimenti per la salvaguardia delle opere d’arte mobili di Venezia durante la II° Guerra Mondiale, in particolare quelle di proprietà delle R. R. Gallerie dell’Accademia. Il testo si articola in quattro capitoli ognuno dei quali tratta un argomento specifico. I primi tre capitoli sono organizzati in maniera cronologicamente consequenziale. Partendo dai primi provvedimenti relativi alla tutela del patrimonio artistico in caso di conflitto armato, si passa poi a trattare la realtà specifica di Venezia nel corso della II° Guerra Mondiale: le metodologie tramite le quali vengono scelti i luoghi deputati a ricoveri per la messa in protezione di quelle opere d’arte considerate non più al sicuro se tenute in città e la loro organizzazione. Si procede poi con l’analisi dei meccanismi che dopo la guerra hanno consentito la restituzione a Venezia delle opere d’arte messe in protezione, ma anche le perdite causate dalle esportazioni da parte dei Tedeschi. Segue poi un approfondimento sul ruolo svolto dai Monuments Men nella città lagunare. Il capitolo conclusivo, infine, studia come la questione relativa alla tutela del patrimonio artistico in paesi colpiti da conflitti armati venga ripresa nell’immediato dopo guerra attraverso la creazione, nel corso degli anni, di nuovi provvedimenti e fondazione di nuovi organi deputati alla salvaguardia dello stesso.
L'arte da salvare
Barina, Ilaria
2015/2016
Abstract
Obiettivo ultimo dell’elaborato a conclusione di questo percorso di studi è l’analisi dei provvedimenti per la salvaguardia delle opere d’arte mobili di Venezia durante la II° Guerra Mondiale, in particolare quelle di proprietà delle R. R. Gallerie dell’Accademia. Il testo si articola in quattro capitoli ognuno dei quali tratta un argomento specifico. I primi tre capitoli sono organizzati in maniera cronologicamente consequenziale. Partendo dai primi provvedimenti relativi alla tutela del patrimonio artistico in caso di conflitto armato, si passa poi a trattare la realtà specifica di Venezia nel corso della II° Guerra Mondiale: le metodologie tramite le quali vengono scelti i luoghi deputati a ricoveri per la messa in protezione di quelle opere d’arte considerate non più al sicuro se tenute in città e la loro organizzazione. Si procede poi con l’analisi dei meccanismi che dopo la guerra hanno consentito la restituzione a Venezia delle opere d’arte messe in protezione, ma anche le perdite causate dalle esportazioni da parte dei Tedeschi. Segue poi un approfondimento sul ruolo svolto dai Monuments Men nella città lagunare. Il capitolo conclusivo, infine, studia come la questione relativa alla tutela del patrimonio artistico in paesi colpiti da conflitti armati venga ripresa nell’immediato dopo guerra attraverso la creazione, nel corso degli anni, di nuovi provvedimenti e fondazione di nuovi organi deputati alla salvaguardia dello stesso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/16772