L’argomento iniziale della tesi è il turismo sostenibile, il quale ha come obiettivo rendere i turisti/visitatori più responsabili e consapevoli durante il loro soggiorno in merito agli impatti positivi e negativi che possono creare sull’ambiente conseguente al loro comportamento. Tra le diverse tipologie esistenti si trova il turismo fluviale, il quale consiste nella navigazione in acque interne a bordo di determinate imbarcazioni ed attività di svago come: canottaggio, cayak, rafting, pesca, oppure escursioni a piedi e/o in bicicletta, visita di opere idrauliche, parchi e risorse naturali. È una pratica già diffusa in diversi paesi europei, mentre in Italia il suo sviluppo è ostacolato da alcune mancanze ambientali ed infrastrutturali. Nonostante ciò esistono diverse aree con paesaggi fluviali entusiasmanti tanto da diventare attrazioni e destinazioni turistiche per coloro interessati ad una forma di turismo “slow”: è il caso della Litoranea Veneta, idrovia situata tra la regione Veneto e Friuli-Venezia Giulia. I risultati presentati sono relativi ad un’indagine condotta dalla regione veneta e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia rivolta sia ai turisti/visitatori sia agli operatori coinvolti direttamente e indirettamente nel settore del fluviale. L’obiettivo di questa ricerca è quello di capire quanto questi siano soddisfatti e poter migliorare l’offerta turistica della zona realizzando anche nuovi progetti, così da aumentarne il valore in termini economici e non solo.
Turismo fluviale come alternativa sostenibile: Il caso della Litoranea Veneta
Marni, Serena
2023/2024
Abstract
L’argomento iniziale della tesi è il turismo sostenibile, il quale ha come obiettivo rendere i turisti/visitatori più responsabili e consapevoli durante il loro soggiorno in merito agli impatti positivi e negativi che possono creare sull’ambiente conseguente al loro comportamento. Tra le diverse tipologie esistenti si trova il turismo fluviale, il quale consiste nella navigazione in acque interne a bordo di determinate imbarcazioni ed attività di svago come: canottaggio, cayak, rafting, pesca, oppure escursioni a piedi e/o in bicicletta, visita di opere idrauliche, parchi e risorse naturali. È una pratica già diffusa in diversi paesi europei, mentre in Italia il suo sviluppo è ostacolato da alcune mancanze ambientali ed infrastrutturali. Nonostante ciò esistono diverse aree con paesaggi fluviali entusiasmanti tanto da diventare attrazioni e destinazioni turistiche per coloro interessati ad una forma di turismo “slow”: è il caso della Litoranea Veneta, idrovia situata tra la regione Veneto e Friuli-Venezia Giulia. I risultati presentati sono relativi ad un’indagine condotta dalla regione veneta e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia rivolta sia ai turisti/visitatori sia agli operatori coinvolti direttamente e indirettamente nel settore del fluviale. L’obiettivo di questa ricerca è quello di capire quanto questi siano soddisfatti e poter migliorare l’offerta turistica della zona realizzando anche nuovi progetti, così da aumentarne il valore in termini economici e non solo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/16480