Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di alcuni percorsi terapeutici nell’ambito del sistema socio-sanitario italiano dedicati agli uomini che hanno agito dei comportamenti violenti all’interno delle relazioni affettive. A fronte di questa nuova dimensione della cura non sono ancora molti gli studi specifici sulle conseguenze psicologiche per chi lavora con uomini maltrattanti. Esistono alcune ricerche relative ad esperienze in altri paesi europei ed extraeuropei. Attraverso la loro analisi, questa tesi si interroga se si possa parlare tra chi lavora con uomini maltrattanti dello sviluppo di una specifica “cultura” operativa e professionale che permetta agli operatori di gestire in maniera adeguata le dinamiche di transfer e contro-transfer presenti nella relazione di cura. Inoltre, indaga se tale dinamica si possa definire come una dimensione necessaria alla realizzazione di un intervento terapeutico efficace. Rispondere a tali domande sembra essere importante sia per le dimensioni che tale fenomeno sta assumendo sia per la possibilità che tale “cultura” operativa legata alla cura e alla prevenzione nei soggetti adulti, possa trasformarsi in una riflessione sulle dinamiche educative e pedagogiche nelle società contemporanee.

LA CURA DEGLI UOMINI MALTRATTANTI. UNA REVISIONE DEGLI STUDI INTORNO ALLE ESPERIENZE E ALLE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE IN CHI LAVORA CON UOMINI CHE HANNO AGITO VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

Pacquola, Fabio
2019/2020

Abstract

Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di alcuni percorsi terapeutici nell’ambito del sistema socio-sanitario italiano dedicati agli uomini che hanno agito dei comportamenti violenti all’interno delle relazioni affettive. A fronte di questa nuova dimensione della cura non sono ancora molti gli studi specifici sulle conseguenze psicologiche per chi lavora con uomini maltrattanti. Esistono alcune ricerche relative ad esperienze in altri paesi europei ed extraeuropei. Attraverso la loro analisi, questa tesi si interroga se si possa parlare tra chi lavora con uomini maltrattanti dello sviluppo di una specifica “cultura” operativa e professionale che permetta agli operatori di gestire in maniera adeguata le dinamiche di transfer e contro-transfer presenti nella relazione di cura. Inoltre, indaga se tale dinamica si possa definire come una dimensione necessaria alla realizzazione di un intervento terapeutico efficace. Rispondere a tali domande sembra essere importante sia per le dimensioni che tale fenomeno sta assumendo sia per la possibilità che tale “cultura” operativa legata alla cura e alla prevenzione nei soggetti adulti, possa trasformarsi in una riflessione sulle dinamiche educative e pedagogiche nelle società contemporanee.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/1611