Questo lavoro è il prodotto di un anno di ricerca su tre principali assi: linguistica, informatica e didattica. Partendo dall’analisi del linguaggio dei bambini con disturbo specifico del linguaggio (DSL), abbiamo individuato quelli che sono i maggiori punti di debolezza e le maggiori difficoltà incontrate da questi bambini. Siamo passati poi ad un’analisi del linguaggio informatico e abbiamo notato la somiglianza con il linguaggio naturale. In particolare, quello che vogliamo sottolineare qui sono la rigidità e la semplicità di questo linguaggio. Da una parte, la rigidità ci permette di offrire al bambino un prototipo di struttura linguistica fissa. Dall’altra, la semplicità del linguaggio informatico permette di arrivare più direttamente e intuitivamente del linguaggio naturale. Entrambi questi aspetti ci hanno permesso di concludere che un’interazione tra linguaggio informatico e linguaggio naturale è possibile. Quello che intendiamo in questo lavoro per linguaggio informatico è il linguaggio di programmazione. L’ultimo asse, la didattica, è il campo applicativo di questo progetto. Infatti l’idea conclusiva sarà quella di creare degli atelier informatici, durante le ore di lezione oppure come attività extra-scolastica, nei quali i bambini utilizzeranno uno o diversi linguaggi di programmazione per permettere anche un riscatto sociale del bambino.

DSL e programmazione: uno strumento per il trattamento linguistico e sociale del bambino con DSL

Di Pretoro, Noelia
2015/2016

Abstract

Questo lavoro è il prodotto di un anno di ricerca su tre principali assi: linguistica, informatica e didattica. Partendo dall’analisi del linguaggio dei bambini con disturbo specifico del linguaggio (DSL), abbiamo individuato quelli che sono i maggiori punti di debolezza e le maggiori difficoltà incontrate da questi bambini. Siamo passati poi ad un’analisi del linguaggio informatico e abbiamo notato la somiglianza con il linguaggio naturale. In particolare, quello che vogliamo sottolineare qui sono la rigidità e la semplicità di questo linguaggio. Da una parte, la rigidità ci permette di offrire al bambino un prototipo di struttura linguistica fissa. Dall’altra, la semplicità del linguaggio informatico permette di arrivare più direttamente e intuitivamente del linguaggio naturale. Entrambi questi aspetti ci hanno permesso di concludere che un’interazione tra linguaggio informatico e linguaggio naturale è possibile. Quello che intendiamo in questo lavoro per linguaggio informatico è il linguaggio di programmazione. L’ultimo asse, la didattica, è il campo applicativo di questo progetto. Infatti l’idea conclusiva sarà quella di creare degli atelier informatici, durante le ore di lezione oppure come attività extra-scolastica, nei quali i bambini utilizzeranno uno o diversi linguaggi di programmazione per permettere anche un riscatto sociale del bambino.
2015-07-09
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/15949