La tesi ha come obiettivi principali l’analisi della costruzione dell’identità nazionale siriana, nella consapevolezza del suo essere in continuo mutamento ed evoluzione, e l’indagine delle narrative e contro-narrative emerse nel corso degli anni durante il governo della famiglia Assad. Lo scopo principale è sottolineare come l’arte possa essere una pratica di resistenza, adducendo alcuni esempi tra le tante voci di controcultura e contro-narrazione che sono emerse negli ultimi anni in Siria. La prima parte si concentra sui discorsi ufficiali promossi da Hafiz Al-Assad e da suo figlio Bashar, in relazione a tre macro-tematiche: guerra, potere e identità. La seconda parte della dissertazione procede oltre le narrative governative e si articola in un tentativo di presentare le contro-narrative proposte da alcuni artisti contemporanei siriani. La base dell’intero progetto di tesi è l’idea che identità e valore del patrimonio culturale siano il prodotto di una negoziazione politica e sociale, derivata da un’interazione continua tra numerosi attori differenti. A questo si aggiunge la convinzione di come l’arte, pur nella sua limitatezza, possa essere un potente veicolo di visioni altre e narrazioni differenti da quelle ufficiali. Nello spazio ideologico creato dalla guerra civile, concentrarsi su queste voci altre permette di adottare uno sguardo decentralizzato, aprendo a nuove prospettive e possibilità di indagine e comprensione, attraverso l’arte, su cosa voglia dire essere Sirian* oggi.
Narrative e contro-narrative: visioni altre nella Siria contemporanea
Blanchietti, Marta
2022/2023
Abstract
La tesi ha come obiettivi principali l’analisi della costruzione dell’identità nazionale siriana, nella consapevolezza del suo essere in continuo mutamento ed evoluzione, e l’indagine delle narrative e contro-narrative emerse nel corso degli anni durante il governo della famiglia Assad. Lo scopo principale è sottolineare come l’arte possa essere una pratica di resistenza, adducendo alcuni esempi tra le tante voci di controcultura e contro-narrazione che sono emerse negli ultimi anni in Siria. La prima parte si concentra sui discorsi ufficiali promossi da Hafiz Al-Assad e da suo figlio Bashar, in relazione a tre macro-tematiche: guerra, potere e identità. La seconda parte della dissertazione procede oltre le narrative governative e si articola in un tentativo di presentare le contro-narrative proposte da alcuni artisti contemporanei siriani. La base dell’intero progetto di tesi è l’idea che identità e valore del patrimonio culturale siano il prodotto di una negoziazione politica e sociale, derivata da un’interazione continua tra numerosi attori differenti. A questo si aggiunge la convinzione di come l’arte, pur nella sua limitatezza, possa essere un potente veicolo di visioni altre e narrazioni differenti da quelle ufficiali. Nello spazio ideologico creato dalla guerra civile, concentrarsi su queste voci altre permette di adottare uno sguardo decentralizzato, aprendo a nuove prospettive e possibilità di indagine e comprensione, attraverso l’arte, su cosa voglia dire essere Sirian* oggi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/15889