La procedura di Toxicity Identification Evaluation (TIE) si pone come obiettivo la caratterizzazione della tossicità e l’identificazione di agenti causali, per svolgere azioni di monitoraggio ambientale. La procedura predisposta prevede azioni sequenziali e dicotomiche su acque interstiziali estratte da un campione di sedimento, prelevato da un’area ad elevata contaminazione della laguna di Venezia, usando due diversi trattamenti per identificare ciascuna delle principali classi di contaminanti. In questo caso il campione è manipolato per l’identificazione di ammoniaca, metalli, particellato e microcontaminanti organici; tali azioni saranno accompagnate dall’analisi degli elementi in traccia e dell'ammoniaca per valutare l'efficacia dei trattamenti e gli analiti implicati nel determinare la tossicità. Si utilizzano infine i test di embriotossicità con il bivalve Crassostrea gigas per definire le variazioni dell'effetto tossico successive all’applicazione dei singoli trattamenti. I risultati conseguiti dimostrano che la procedura è in grado di identificare le principali classi di contaminanti presenti nel campione e che questo approccio può essere fondamentale per analizzare il contributo di inquinanti secondari in acque interstiziali.
Procedure di Toxicity Identification Evaluation (TIE) per caratterizzare la tossicità ed identificare gli agenti causali in acque interstiziali estratte da sedimenti estuarini
Vendramin, Serena
2019/2020
Abstract
La procedura di Toxicity Identification Evaluation (TIE) si pone come obiettivo la caratterizzazione della tossicità e l’identificazione di agenti causali, per svolgere azioni di monitoraggio ambientale. La procedura predisposta prevede azioni sequenziali e dicotomiche su acque interstiziali estratte da un campione di sedimento, prelevato da un’area ad elevata contaminazione della laguna di Venezia, usando due diversi trattamenti per identificare ciascuna delle principali classi di contaminanti. In questo caso il campione è manipolato per l’identificazione di ammoniaca, metalli, particellato e microcontaminanti organici; tali azioni saranno accompagnate dall’analisi degli elementi in traccia e dell'ammoniaca per valutare l'efficacia dei trattamenti e gli analiti implicati nel determinare la tossicità. Si utilizzano infine i test di embriotossicità con il bivalve Crassostrea gigas per definire le variazioni dell'effetto tossico successive all’applicazione dei singoli trattamenti. I risultati conseguiti dimostrano che la procedura è in grado di identificare le principali classi di contaminanti presenti nel campione e che questo approccio può essere fondamentale per analizzare il contributo di inquinanti secondari in acque interstiziali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/15429