La tesi vuole andare ad indagare motivazioni e modalità di distruzione delle opere d’arte nel contemporaneo, a partire dal concetto di dematerializzazione di Lucy Lippard. Nello specifico vi saranno quattro capitoli divisi per tematica, dei quali il primo è prettamente teorico, per fornire le basi della ricerca, andando a creare anche un solido fondamento storico e culturale. Seguiranno i tre capitoli che invece scendono nel particolare, ognuno corredato di esempi di opere ed artisti inerenti al tema. Il secondo capitolo verterà infatti sull’artista come distruttore della sua stessa opera, con Banksy, Rekevics, Baldessari ed Haacke come portavoce di questa posizione. Nel capitolo seguente si andrà invece ad indagare la posizione del pubblico come agente nella smaterializzazione delle opere e verranno presi in esame i casi di Pirri, Torres, Fusinato e Parmiggiani. In tale capitolo si intende anche accennare alla problematica di atti vandalici, quindi ad atti che l’artista non ha premeditato, a differenza dei casi precedentemente citati. Proseguendo con il quarto capitolo si prenderà come tema l’arte che si deteriora a causa dei materiali scelti dall’artista, la quale è dunque effimera per natura. Le figure di spicco che fanno parte di questa sezione saranno Febre, Gober, Kiefer e Paik. In conclusione si tireranno le somme di questo percorso alla ricerca delle diverse motivazioni che hanno portato gli artisti a creare opere che hanno il tempo contato dal momento della loro creazione, come fossero ordigni esplosivi.

La smaterializzazione delle opere nell’arte contemporanea: da fine Novecento ad oggi

Ponchio, Anna
2023/2024

Abstract

La tesi vuole andare ad indagare motivazioni e modalità di distruzione delle opere d’arte nel contemporaneo, a partire dal concetto di dematerializzazione di Lucy Lippard. Nello specifico vi saranno quattro capitoli divisi per tematica, dei quali il primo è prettamente teorico, per fornire le basi della ricerca, andando a creare anche un solido fondamento storico e culturale. Seguiranno i tre capitoli che invece scendono nel particolare, ognuno corredato di esempi di opere ed artisti inerenti al tema. Il secondo capitolo verterà infatti sull’artista come distruttore della sua stessa opera, con Banksy, Rekevics, Baldessari ed Haacke come portavoce di questa posizione. Nel capitolo seguente si andrà invece ad indagare la posizione del pubblico come agente nella smaterializzazione delle opere e verranno presi in esame i casi di Pirri, Torres, Fusinato e Parmiggiani. In tale capitolo si intende anche accennare alla problematica di atti vandalici, quindi ad atti che l’artista non ha premeditato, a differenza dei casi precedentemente citati. Proseguendo con il quarto capitolo si prenderà come tema l’arte che si deteriora a causa dei materiali scelti dall’artista, la quale è dunque effimera per natura. Le figure di spicco che fanno parte di questa sezione saranno Febre, Gober, Kiefer e Paik. In conclusione si tireranno le somme di questo percorso alla ricerca delle diverse motivazioni che hanno portato gli artisti a creare opere che hanno il tempo contato dal momento della loro creazione, come fossero ordigni esplosivi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/15219