L’incontro tra disabilità e arti performative non è avvenuto in tempi recenti e il modo in cui i progetti artistici e la loro fruizione da parte del pubblico si sono trasformati non è privo di legami con i continui cambiamenti in atto a livello normativo e delle mentalità. Non è mutata solamente la percezione e la considerazione del concetto di disabilità, ma la sua presenza sulla scena continua a stimolare prospettive nuove da cui indagare i meccanismi della rappresentazione teatrale. Le pratiche artistiche e in particolare la danza e la performance, pertanto, costituiscono un osservatorio privilegiato da cui indagare come il concetto di disabilità è di volta in volta proposto alla società e assorbito dalle mentalità correnti. Aprire nuovi spazi alla disabilità nel contesto della danza e del teatro, non offre solamente nuove possibilità e visibilità ad artisti con disabilità, contribuendo alla sensibilizzazione degli spettatori, ma permette anche alla diversità di essere riconosciuta come un fattore importante nei processi di innovazione artistica. La tesi analizza come questi processi sono messi in atto nelle opere coreografiche di Jérôme Bel, Alessandro Sciarroni e Lloyd Newson (DV8 Physical Theatre). La tesi, evidenziando quanto gli spazi dati alle performance inclusive siano ancora limitati, analizza infine il caso del progetto Danzabile, la prima rete italiana online che permette l’incontro e il confronto tra chi lavora nell'ambito della danza inclusiva.

La disabilità in scena: danza, corpi, sguardi. I casi di Jérôme Bel, Alessandro Sciarroni e DV8 Physical Theatre

Nogarin, Lisa
2020/2021

Abstract

L’incontro tra disabilità e arti performative non è avvenuto in tempi recenti e il modo in cui i progetti artistici e la loro fruizione da parte del pubblico si sono trasformati non è privo di legami con i continui cambiamenti in atto a livello normativo e delle mentalità. Non è mutata solamente la percezione e la considerazione del concetto di disabilità, ma la sua presenza sulla scena continua a stimolare prospettive nuove da cui indagare i meccanismi della rappresentazione teatrale. Le pratiche artistiche e in particolare la danza e la performance, pertanto, costituiscono un osservatorio privilegiato da cui indagare come il concetto di disabilità è di volta in volta proposto alla società e assorbito dalle mentalità correnti. Aprire nuovi spazi alla disabilità nel contesto della danza e del teatro, non offre solamente nuove possibilità e visibilità ad artisti con disabilità, contribuendo alla sensibilizzazione degli spettatori, ma permette anche alla diversità di essere riconosciuta come un fattore importante nei processi di innovazione artistica. La tesi analizza come questi processi sono messi in atto nelle opere coreografiche di Jérôme Bel, Alessandro Sciarroni e Lloyd Newson (DV8 Physical Theatre). La tesi, evidenziando quanto gli spazi dati alle performance inclusive siano ancora limitati, analizza infine il caso del progetto Danzabile, la prima rete italiana online che permette l’incontro e il confronto tra chi lavora nell'ambito della danza inclusiva.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/15166