Questa tesi si propone di esplorare l’aspetto della multilinearità nella traduzione intramorfica, cioè tra due lingue veicolate da modalità differenti. Nello specifico si affronta una traduzione di una favola dalla lingua dei segni italiana (LIS) all’italiano. Vengono analizzate le due modalità linguistiche, quella acustico vocale e quella visivo gestuale, descrivendo nel dettaglio punti di contatto e sostanziali differenze. Si esaminano in particolare gli aspetti iconici e arbitrari delle due modalità linguistiche e gli aspetti di multilinearità e simultaneità che rappresentano peculiarità delle lingue segnate, confrontate con la sequenzialità e la linearità tipiche delle lingue vocali. Viene affrontata la tematica della traduzione tra lingue vocali e lingue dei segni con maggiore attenzione sulla traduzione di favole. Infine si propone una traduzione di una favola in italiano a partire da un brano in lingua dei segni italiana: si analizza il testo di partenza dal punto di vista lessicale, morfosintattico e stilistico con particolare attenzione all’uso degli articolatori; si elabora una prova di traduzione della favola in italiano; si motivano le scelte traduttive e le difficoltà riscontrate con riferimento ai concetti teorici esaminati.

La multilinearità nelle lingue dei segni: traduzione di una favola dalla LIS all’italiano

Abate, Beatrice
2023/2024

Abstract

Questa tesi si propone di esplorare l’aspetto della multilinearità nella traduzione intramorfica, cioè tra due lingue veicolate da modalità differenti. Nello specifico si affronta una traduzione di una favola dalla lingua dei segni italiana (LIS) all’italiano. Vengono analizzate le due modalità linguistiche, quella acustico vocale e quella visivo gestuale, descrivendo nel dettaglio punti di contatto e sostanziali differenze. Si esaminano in particolare gli aspetti iconici e arbitrari delle due modalità linguistiche e gli aspetti di multilinearità e simultaneità che rappresentano peculiarità delle lingue segnate, confrontate con la sequenzialità e la linearità tipiche delle lingue vocali. Viene affrontata la tematica della traduzione tra lingue vocali e lingue dei segni con maggiore attenzione sulla traduzione di favole. Infine si propone una traduzione di una favola in italiano a partire da un brano in lingua dei segni italiana: si analizza il testo di partenza dal punto di vista lessicale, morfosintattico e stilistico con particolare attenzione all’uso degli articolatori; si elabora una prova di traduzione della favola in italiano; si motivano le scelte traduttive e le difficoltà riscontrate con riferimento ai concetti teorici esaminati.
2023-07-10
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/14888