A quasi dieci anni dall’esplosione della crisi finanziaria, in Europa si vedono timidi segnali di ripresa economica, ma una situazione continentale largamente instabile e ricca di disuguaglianze, in cui il divario si allarga sempre più e di un’intera generazione che più che di flessibilità lavorativa vive di precarietà esistenziale. Nella tesi analizzerò la situazione specifica di due Paesi dell’Unione, che presentano situazioni simili (a livello di squilibri da recuperare tra due parti del proprio territorio e di produzione legislativa in materia giuslavorista) e al contempo diverse (per percentuale di disoccupati, composizione sociale del Paese, strutturazione dei percorsi formativi): l’Italia, che con il suo 35,1% di disoccupazione giovanile vede aumentare le diseguaglianze tra Nord e Sud, nel perdurare di un’instabilità politica sostanziale e la Germania, che con il suo 6,4% di disoccupazione giovanile e una Cancelliera ininterrottamente al timone dal 2005 viene vista da molti come modello per il resto dell’Unione. L’obiettivo è andare a definire un quadro dell’esistente e delineare un possibile futuro, verso un’espansione dei diritti su scala europea in un’ottica federalista di promozione degli scambi e della mobilità continentale.

Italia e Germania: una comparazione tra mercati del lavoro

Gervasoni, Ilaria
2018/2019

Abstract

A quasi dieci anni dall’esplosione della crisi finanziaria, in Europa si vedono timidi segnali di ripresa economica, ma una situazione continentale largamente instabile e ricca di disuguaglianze, in cui il divario si allarga sempre più e di un’intera generazione che più che di flessibilità lavorativa vive di precarietà esistenziale. Nella tesi analizzerò la situazione specifica di due Paesi dell’Unione, che presentano situazioni simili (a livello di squilibri da recuperare tra due parti del proprio territorio e di produzione legislativa in materia giuslavorista) e al contempo diverse (per percentuale di disoccupati, composizione sociale del Paese, strutturazione dei percorsi formativi): l’Italia, che con il suo 35,1% di disoccupazione giovanile vede aumentare le diseguaglianze tra Nord e Sud, nel perdurare di un’instabilità politica sostanziale e la Germania, che con il suo 6,4% di disoccupazione giovanile e una Cancelliera ininterrottamente al timone dal 2005 viene vista da molti come modello per il resto dell’Unione. L’obiettivo è andare a definire un quadro dell’esistente e delineare un possibile futuro, verso un’espansione dei diritti su scala europea in un’ottica federalista di promozione degli scambi e della mobilità continentale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/1487