Il presente lavoro si propone di analizzare scelta, azione e responsabilità, incorniciando il pensiero di Aristotele in una prospettiva “inclusivista”. Nel panorama di un’etica flessibile, Aristotele analizza l’agire umano: volontaria, involontaria, non volontaria e mista sono le denominazioni assegnate ad ognuna delle classificazioni. Secondo l’autore delle due Etiche per giungere all’εὐδαιμονία, intesa come fine ultimo della catena causale delle azioni, l’agire virtuoso è l’aspirazione del πολιτικὸν ζῷον. Tale ripartizione mi ha spinto ad approfondire il processo a Socrate, documentato da Platone nell’Apologia di Socrate, per comprendere le scelte e le azioni degli accusatori e dello stesso accusato, verificando così la validità della classificazione aristotelica. Pensando l’individuo come promotore del suo stesso agire, secondo Aristotele costui poteva arrecare danno sia involontariamente sia volontariamente, contraddicendo così il significato dell’intellettualismo etico socratico. In merito al dibattito tra la necessità degli avvenimenti e l’autodeterminazione umana, mi sono servita infine del De interpretatione per indagare l’esempio di Ammonio per inserire il pensiero dello Stagirita in una prospettiva “inclusivista”, volta a riservare agli agenti la possibilità di cambiare il proprio carattere, senza che ciò mettesse in discussione il contesto causale delle azioni. Incorniciato il pensiero aristotelico, l’analisi termina approfondendo il tema della responsabilità.

Ἠθικά. Le Etiche di Aristotele e il “problema Socrate”: scelta, azione, responsabilità.

Simeone, Ilaria
2023/2024

Abstract

Il presente lavoro si propone di analizzare scelta, azione e responsabilità, incorniciando il pensiero di Aristotele in una prospettiva “inclusivista”. Nel panorama di un’etica flessibile, Aristotele analizza l’agire umano: volontaria, involontaria, non volontaria e mista sono le denominazioni assegnate ad ognuna delle classificazioni. Secondo l’autore delle due Etiche per giungere all’εὐδαιμονία, intesa come fine ultimo della catena causale delle azioni, l’agire virtuoso è l’aspirazione del πολιτικὸν ζῷον. Tale ripartizione mi ha spinto ad approfondire il processo a Socrate, documentato da Platone nell’Apologia di Socrate, per comprendere le scelte e le azioni degli accusatori e dello stesso accusato, verificando così la validità della classificazione aristotelica. Pensando l’individuo come promotore del suo stesso agire, secondo Aristotele costui poteva arrecare danno sia involontariamente sia volontariamente, contraddicendo così il significato dell’intellettualismo etico socratico. In merito al dibattito tra la necessità degli avvenimenti e l’autodeterminazione umana, mi sono servita infine del De interpretatione per indagare l’esempio di Ammonio per inserire il pensiero dello Stagirita in una prospettiva “inclusivista”, volta a riservare agli agenti la possibilità di cambiare il proprio carattere, senza che ciò mettesse in discussione il contesto causale delle azioni. Incorniciato il pensiero aristotelico, l’analisi termina approfondendo il tema della responsabilità.
2023-07-18
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/14799