La ricerca indaga l’improbabile incontro tra disabilità, usualmente definita nel mondo occidentale in contrasto con la capacità di svolgere attività specifiche e di avere un ruolo nella vita sociale, e il mondo produttivo, dove la presenza è legittimata sulla base di una presupposta integrità funzionale. Tramite l’osservazione etnografica di due esperienze lavorative in due differenti realtà organizzative, in un periodo caratterizzato da un contesto economico sfavorevole, si pone attenzione alle pratiche umane che creano spazi di possibilità per processi d’inclusione e trasmissione di saperi.
«Potrei essere Francesco.» «Io mi chiamo Gabriele.» Etnografia delle pratiche di quotidiani incontri in due organizzazioni del bellunese.
Moretti, Viviana
2018/2019
Abstract
La ricerca indaga l’improbabile incontro tra disabilità, usualmente definita nel mondo occidentale in contrasto con la capacità di svolgere attività specifiche e di avere un ruolo nella vita sociale, e il mondo produttivo, dove la presenza è legittimata sulla base di una presupposta integrità funzionale. Tramite l’osservazione etnografica di due esperienze lavorative in due differenti realtà organizzative, in un periodo caratterizzato da un contesto economico sfavorevole, si pone attenzione alle pratiche umane che creano spazi di possibilità per processi d’inclusione e trasmissione di saperi.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/1457