Il tema della ricerca è il “lavoro minorile”, ossia l’occupazione più o meno retribuita svolta dai ragazzi e dalle ragazze di età inferiore a quindici anni. Parlare di “lavoro minorile” significa soprattutto iniziare a distinguere ciò che è lavoro da ciò che è “sfruttamento”, partendo da quelli che sono i luoghi comuni e gli stereotipi. La volontà è quella di analizzare il fenomeno per chiedersi se possa avere solamente connotazioni negative o se, in alcuni casi, possa mostrare anche implicazioni positive per i bambini e le loro famiglie. Vista l’ampiezza del tema si è deciso di soffermarci sul fenomeno in Sud America, in particolare nell’esempio boliviano. Nella prima parte del mio elaborato verrà analizzato il fenomeno del lavoro minorile: dove si verifica tale fenomeno, quali sono le cause e quali le conseguenze, quali le possibili soluzioni e la loro fattibilità. L’intenzione è quella di analizzare tale fenomeno con diversi metodi: all’approccio sociologico verrà dunque affiancato quello giuridico, al fine di comprendere al meglio la situazione in esame. Verranno prese in considerazione alcune Convenzioni: quali la Convezione Oil, la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia del 1989 (Convention of the Rights of the Child) e alcune delle normative italiane attualmente in vigore. È descritta in seguito l’attività e la struttura di due associazioni che sostengono i bambini lavoratori e le loro famiglie: Contexto (Sud America) e di Nats per (Italia). L’analisi include delle interviste effettuate a persone seguite da queste associazioni (bambini, adolescenti e adulti) e da alcuni operatori. Dalle interviste emerge come filone comune l’importanza del lavoro per la realizzazione delle loro vite e, al contempo, il valore degli studi come mezzo che dà loro la possibilità di accedere a occupazioni di più alto profilo.
Storie di lavoro minorile del sud mondo, voci che raccontano la realtà boliviana
Caamano, Gabriella Rossali
2022/2023
Abstract
Il tema della ricerca è il “lavoro minorile”, ossia l’occupazione più o meno retribuita svolta dai ragazzi e dalle ragazze di età inferiore a quindici anni. Parlare di “lavoro minorile” significa soprattutto iniziare a distinguere ciò che è lavoro da ciò che è “sfruttamento”, partendo da quelli che sono i luoghi comuni e gli stereotipi. La volontà è quella di analizzare il fenomeno per chiedersi se possa avere solamente connotazioni negative o se, in alcuni casi, possa mostrare anche implicazioni positive per i bambini e le loro famiglie. Vista l’ampiezza del tema si è deciso di soffermarci sul fenomeno in Sud America, in particolare nell’esempio boliviano. Nella prima parte del mio elaborato verrà analizzato il fenomeno del lavoro minorile: dove si verifica tale fenomeno, quali sono le cause e quali le conseguenze, quali le possibili soluzioni e la loro fattibilità. L’intenzione è quella di analizzare tale fenomeno con diversi metodi: all’approccio sociologico verrà dunque affiancato quello giuridico, al fine di comprendere al meglio la situazione in esame. Verranno prese in considerazione alcune Convenzioni: quali la Convezione Oil, la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia del 1989 (Convention of the Rights of the Child) e alcune delle normative italiane attualmente in vigore. È descritta in seguito l’attività e la struttura di due associazioni che sostengono i bambini lavoratori e le loro famiglie: Contexto (Sud America) e di Nats per (Italia). L’analisi include delle interviste effettuate a persone seguite da queste associazioni (bambini, adolescenti e adulti) e da alcuni operatori. Dalle interviste emerge come filone comune l’importanza del lavoro per la realizzazione delle loro vite e, al contempo, il valore degli studi come mezzo che dà loro la possibilità di accedere a occupazioni di più alto profilo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/14528