I mercati finanziari, negli ultimi decenni, sono stati caratterizzati da una profonda evoluzione strutturale, causata da una trasformazione degli scenari competitivi e delle strategie seguite dai soggetti del processo di intermediazione finanziaria. In questa direzione si sono sviluppati i c.d. conglomerati finanziari, gruppi eterogenei di imprese appartenenti ai diversi settori del mercato finanziario. Questi mutamenti hanno costretto il legislatore a prevedere, da un lato strumenti necessari per addivenire ad una visone globale della situazione finanziaria e dell’esposizione ai rischi delle società appartenenti ad un gruppo eterogeneo e, dall'altro regole a carattere prudenziale indispensabili per prevenire eventuali dissesti finanziari che mettano a rischio l’intero aggregato. È proprio in tale contesto che si inserisce il tema principale di questo lavoro che consiste in un’analisi del fenomeno conglomerale, alla luce del d. lgs. 142 del 2005 e del d. lgs. 53 del 2014 che si occupano della vigilanza supplementare sugli enti creditizi, sulle imprese di assicurazione e sulle imprese di investimento appartenenti ad un conglomerato finanziario. L’analisi, in una prima fase, inquadra il fenomeno conglomerale, individuando i motivi che hanno portato allo sviluppo dello stesso e i rischi ad esso collegati. Nella seconda fase, il lavoro entra nel merito della disciplina, focalizzandosi sulla nozione di conglomerato, sulle finalità della vigilanza supplementare, sulla figura del coordinatore della supervisione e sugli strumenti disposti dal legislatore per l’esercizio della vigilanza. L’analisi ha messo in evidenza l’esigenza di garantire la stabilità finanziaria del mercato interno attraverso il potenziamento della vigilanza supplementare sui conglomerati, soprattutto sotto il profilo dell’adeguatezza patrimoniale degli stessi nonché della gestione dei rischi di gruppo. Inoltre, si è sottolineata la necessità di implementare il coordinamento tra le autorità di vigilanza, nonché l’emanazione di orientamenti comuni attraverso il comitato congiunto.

Lo sviluppo della normativa sulla vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari alla luce del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 53

Rossetto, Marco
2015/2016

Abstract

I mercati finanziari, negli ultimi decenni, sono stati caratterizzati da una profonda evoluzione strutturale, causata da una trasformazione degli scenari competitivi e delle strategie seguite dai soggetti del processo di intermediazione finanziaria. In questa direzione si sono sviluppati i c.d. conglomerati finanziari, gruppi eterogenei di imprese appartenenti ai diversi settori del mercato finanziario. Questi mutamenti hanno costretto il legislatore a prevedere, da un lato strumenti necessari per addivenire ad una visone globale della situazione finanziaria e dell’esposizione ai rischi delle società appartenenti ad un gruppo eterogeneo e, dall'altro regole a carattere prudenziale indispensabili per prevenire eventuali dissesti finanziari che mettano a rischio l’intero aggregato. È proprio in tale contesto che si inserisce il tema principale di questo lavoro che consiste in un’analisi del fenomeno conglomerale, alla luce del d. lgs. 142 del 2005 e del d. lgs. 53 del 2014 che si occupano della vigilanza supplementare sugli enti creditizi, sulle imprese di assicurazione e sulle imprese di investimento appartenenti ad un conglomerato finanziario. L’analisi, in una prima fase, inquadra il fenomeno conglomerale, individuando i motivi che hanno portato allo sviluppo dello stesso e i rischi ad esso collegati. Nella seconda fase, il lavoro entra nel merito della disciplina, focalizzandosi sulla nozione di conglomerato, sulle finalità della vigilanza supplementare, sulla figura del coordinatore della supervisione e sugli strumenti disposti dal legislatore per l’esercizio della vigilanza. L’analisi ha messo in evidenza l’esigenza di garantire la stabilità finanziaria del mercato interno attraverso il potenziamento della vigilanza supplementare sui conglomerati, soprattutto sotto il profilo dell’adeguatezza patrimoniale degli stessi nonché della gestione dei rischi di gruppo. Inoltre, si è sottolineata la necessità di implementare il coordinamento tra le autorità di vigilanza, nonché l’emanazione di orientamenti comuni attraverso il comitato congiunto.
2015-02-25
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
823274-1183826.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.05 MB
Formato Adobe PDF
1.05 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/14443