La musica classica e l’opera lirica sono davvero un intrattenimento riservato a un pubblico adulto e benestante, oppure potrebbero rivelarsi interessanti anche per bambini e ragazzi? È il quesito che molti operatori a vario titolo del mondo dello spettacolo si pongono, specialmente quando discutono delle iniziative per curare lo sviluppo del proprio pubblico. Si potrebbe affermare che il bisogno di cultura si alimenta con il consumo di cultura, in una sorta di circolo virtuoso secondo il quale più spettacoli, mostre, musei un individuo ha avuto la possibilità di vedere nel corso della propria esistenza, più sentirà il desiderio di reiterare tale tipo di esperienza. È proprio dal concetto di “disposizione coltivata”, ossia di bisogno culturale che cresce e si alimenta grazie a ripetute esperienze di consumo culturale dall’impatto positivo sull’individuo, che muove il presente lavoro di tesi. Con il particolare riferimento all’opera lirica e alla musica classica, si intende far luce sul ruolo del sistema di istruzione italiano, con specifico riguardo alla musica, nell’ esposizione fin dalla prima infanzia a esperienze musicali significative in grado di suscitare nel tempo un bisogno verso questo tipo di consumo culturale. Tale ruolo verrà poi messo a confronto con le iniziative messe in atto da enti del Terzo Settore e istituzioni culturali come Fondazioni e Teatri per accrescere il pubblico giovanile.

Il pubblico di domani: generare interesse per l'opera e la musica classica attraverso l'educazione.

Raise, Silvia
2024/2025

Abstract

La musica classica e l’opera lirica sono davvero un intrattenimento riservato a un pubblico adulto e benestante, oppure potrebbero rivelarsi interessanti anche per bambini e ragazzi? È il quesito che molti operatori a vario titolo del mondo dello spettacolo si pongono, specialmente quando discutono delle iniziative per curare lo sviluppo del proprio pubblico. Si potrebbe affermare che il bisogno di cultura si alimenta con il consumo di cultura, in una sorta di circolo virtuoso secondo il quale più spettacoli, mostre, musei un individuo ha avuto la possibilità di vedere nel corso della propria esistenza, più sentirà il desiderio di reiterare tale tipo di esperienza. È proprio dal concetto di “disposizione coltivata”, ossia di bisogno culturale che cresce e si alimenta grazie a ripetute esperienze di consumo culturale dall’impatto positivo sull’individuo, che muove il presente lavoro di tesi. Con il particolare riferimento all’opera lirica e alla musica classica, si intende far luce sul ruolo del sistema di istruzione italiano, con specifico riguardo alla musica, nell’ esposizione fin dalla prima infanzia a esperienze musicali significative in grado di suscitare nel tempo un bisogno verso questo tipo di consumo culturale. Tale ruolo verrà poi messo a confronto con le iniziative messe in atto da enti del Terzo Settore e istituzioni culturali come Fondazioni e Teatri per accrescere il pubblico giovanile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/1412