Questo elaborato, prendendo come riferimento testuale il Makura no sōshi (Note del Guanciale, inizio XI sec.) di Sei Shōnagon (966 – 1025), analizza le citazioni intertestuali al corpus letterario in kanbun e la loro funzione politica e sociale nell’epoca Heian. Se si considerano le peculiarità che caratterizzano l’ambiente della Corte e, per entrare più nello specifico, il salone capeggiato dalla consorte imperiale Teishi, il quadro che si presenta ai nostri occhi è condizionato chiaramente dalle strategie politiche dei Reggenti Fujiwara, che utilizzavano l’espressione artistica e culturale come uno dei principali strumenti per la conquista della supremazia. Il valore della cultura si rifletteva all’interno di qualsiasi dinamica sociale e il Makura no sōshi costituisce una valida testimonianza di questo fenomeno, frutto delle numerose rivalità e soprattutto dell’importanza che aveva la reputazione culturale dei personaggi che animavano la Corte. Alla luce di tali premesse, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di dimostrare come l’impiego consapevole di riferimenti al mondo letterario cinese e sino-giapponese all’interno di situazioni sociali (in particolare negli scambi di conversazioni o di missive) abbia contribuito attivamente alla costruzione dell’immagine di Shōnagon come persona colta adatta a servire a Palazzo. L’analisi di questa particolare strategia comunicativa adottata dall’autrice risulta comprensibile prendendo in considerazione il coinvolgimento di particolari elementi come la performatività, l’adattamento creativo e il capitale culturale ritenuto sfera di influenza prettamente “maschile”. L’impiego dei riferimenti e delle scelte citazionali diventa vantaggioso per la reputazione della dama rivelandosi un espediente che le assicura un duraturo successo Corte. Ad oggi, sono pochi gli studi che riflettono su questo utilizzo strategico del materiale in kanbun all’interno del Makura no sōshi. Questi sono costituiti principalmente da alcune riflessioni sull’argomento fatte dalle studiose Jennifer Guest e Naomi Fukumori, le quali hanno cercato di individuare rispettivamente quali fossero le implicazioni sociali del kanbun e il potere performativo identificabile con tale materia di conoscenza. Attraverso uno studio che tiene in considerazione e, allo stesso tempo, integra e approfondisce questi due aspetti della ricerca, si cercherà di portare alla luce la peculiarità e l’infallibilità della strategia comunicativa di Sei Shōnagon, corredando le argomentazioni di natura teorica con l’analisi del testo e il commento di passi scelti tratti dalla sua opera.
Come avere successo a Corte: Sei Shōnagon e l’utilizzo strategico di fonti cinesi e sino-giapponesi nel Makura no sōshi
Mannone, Chiara
2023/2024
Abstract
Questo elaborato, prendendo come riferimento testuale il Makura no sōshi (Note del Guanciale, inizio XI sec.) di Sei Shōnagon (966 – 1025), analizza le citazioni intertestuali al corpus letterario in kanbun e la loro funzione politica e sociale nell’epoca Heian. Se si considerano le peculiarità che caratterizzano l’ambiente della Corte e, per entrare più nello specifico, il salone capeggiato dalla consorte imperiale Teishi, il quadro che si presenta ai nostri occhi è condizionato chiaramente dalle strategie politiche dei Reggenti Fujiwara, che utilizzavano l’espressione artistica e culturale come uno dei principali strumenti per la conquista della supremazia. Il valore della cultura si rifletteva all’interno di qualsiasi dinamica sociale e il Makura no sōshi costituisce una valida testimonianza di questo fenomeno, frutto delle numerose rivalità e soprattutto dell’importanza che aveva la reputazione culturale dei personaggi che animavano la Corte. Alla luce di tali premesse, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di dimostrare come l’impiego consapevole di riferimenti al mondo letterario cinese e sino-giapponese all’interno di situazioni sociali (in particolare negli scambi di conversazioni o di missive) abbia contribuito attivamente alla costruzione dell’immagine di Shōnagon come persona colta adatta a servire a Palazzo. L’analisi di questa particolare strategia comunicativa adottata dall’autrice risulta comprensibile prendendo in considerazione il coinvolgimento di particolari elementi come la performatività, l’adattamento creativo e il capitale culturale ritenuto sfera di influenza prettamente “maschile”. L’impiego dei riferimenti e delle scelte citazionali diventa vantaggioso per la reputazione della dama rivelandosi un espediente che le assicura un duraturo successo Corte. Ad oggi, sono pochi gli studi che riflettono su questo utilizzo strategico del materiale in kanbun all’interno del Makura no sōshi. Questi sono costituiti principalmente da alcune riflessioni sull’argomento fatte dalle studiose Jennifer Guest e Naomi Fukumori, le quali hanno cercato di individuare rispettivamente quali fossero le implicazioni sociali del kanbun e il potere performativo identificabile con tale materia di conoscenza. Attraverso uno studio che tiene in considerazione e, allo stesso tempo, integra e approfondisce questi due aspetti della ricerca, si cercherà di portare alla luce la peculiarità e l’infallibilità della strategia comunicativa di Sei Shōnagon, corredando le argomentazioni di natura teorica con l’analisi del testo e il commento di passi scelti tratti dalla sua opera.File | Dimensione | Formato | |
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