A partire dagli anni Settanta, il funky americano e il Miami Bass sono stati incorporati nel soundscape di Rio de Janeiro, dove ha preso forma il funk carioca. In questi anni di continua trasformazione del genere, i testi dei brani, diversi per tematiche affrontate (crimine, sesso e denuncia) ed i contesti in cui esso viene ascoltato (i baile funk) sono stati soggetti a restrizioni e processi di proibizione. Con il nuovo millennio, alcuni gruppi di funkeiros si sono organizzati in movimenti di rivendicazione del funk carioca, nel tentativo di elevare il genere musicale a “cultura” della città. Durante la mia ricerca sul campo (2011-2012), periodo di intensificazione dei provvedimenti statali in nome dell’ordine e della sicurezza pubblica, prefissi in vista dei grandi eventi che la metropoli ospiterà, la lotta per il riconoscimento del funk carioca ha raggiunto nuovi traguardi. La manifestazione Rio Parada Funk è stata un importante atto simbolico di questo movimento, avvenuta in uno dei principali “largo” (piazza pubblica) della città. Essa è stata l’ultima tappa della traiettoria geo-storica e culturale tracciata nella metropoli dal funk carioca e delle tattiche promosse da questi gruppi incentrate sull’occupazione di specifiche aree urbane. Traiettorie che avevano già portato il funk carioca a diffondersi nel cosiddetto “asfalto”, ossia le aree pianeggianti e abitate dai ceti sociali medi e alti, ed aventi come luogo di origine i “morro”, ossia le colline che ospitano le favela.

DI BAILE IN BAILE: I FLUSSI DEL FUNK CARIOCA TRA LARGO, ASFALTO E MORRO. Etnografia di un genere musicale in trasformazione: proibizione e riconoscimento nella città dei grandi eventi.

Tinti, Maurizia
2013/2014

Abstract

A partire dagli anni Settanta, il funky americano e il Miami Bass sono stati incorporati nel soundscape di Rio de Janeiro, dove ha preso forma il funk carioca. In questi anni di continua trasformazione del genere, i testi dei brani, diversi per tematiche affrontate (crimine, sesso e denuncia) ed i contesti in cui esso viene ascoltato (i baile funk) sono stati soggetti a restrizioni e processi di proibizione. Con il nuovo millennio, alcuni gruppi di funkeiros si sono organizzati in movimenti di rivendicazione del funk carioca, nel tentativo di elevare il genere musicale a “cultura” della città. Durante la mia ricerca sul campo (2011-2012), periodo di intensificazione dei provvedimenti statali in nome dell’ordine e della sicurezza pubblica, prefissi in vista dei grandi eventi che la metropoli ospiterà, la lotta per il riconoscimento del funk carioca ha raggiunto nuovi traguardi. La manifestazione Rio Parada Funk è stata un importante atto simbolico di questo movimento, avvenuta in uno dei principali “largo” (piazza pubblica) della città. Essa è stata l’ultima tappa della traiettoria geo-storica e culturale tracciata nella metropoli dal funk carioca e delle tattiche promosse da questi gruppi incentrate sull’occupazione di specifiche aree urbane. Traiettorie che avevano già portato il funk carioca a diffondersi nel cosiddetto “asfalto”, ossia le aree pianeggianti e abitate dai ceti sociali medi e alti, ed aventi come luogo di origine i “morro”, ossia le colline che ospitano le favela.
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