Questo elaborato affronta il tema del disastro in Giappone, in particolare il triplice disastro di Fukushima del marzo 2011, e i mutamenti che esso ha comportato nelle politiche perseguite dal governo e nella società giapponese. Il testo, seguendo un filone cronologico, analizza i cambiamenti nelle politiche, soprattutto ambientali ed energetiche, dopo il disastro e i cambiamenti che esso ha provocato all’interno della società giapponese: prima la nascita di una nuova coscienza sull’uso del nucleare e la caduta del mito della sicurezza, poi, dopo una fase di normalizzazione del disastro da parte del governo, di nuovo un assopimento dei sentimenti anti-nucleari. Il disastro ha avuto un impatto così forte, rivoluzionando la coscienza sociale dalle fondamenta, a causa di una percezione del rischio molto bassa riguardo agli tsunami e al nucleare, rendendo il paese altamente vulnerabile. Questo non è comunque bastato alla classe politica che, in meno di dieci anni dalla catastrofe, ha reindirizzato il paese verso il nucleare, volendo riportare il Giappone al suo ruolo pre-disastro, come potenza mondiale sicura e moderna.
La dimensione politica e sociale del disastro: il Giappone post 11 marzo
Passerotti, Barbara
2018/2019
Abstract
Questo elaborato affronta il tema del disastro in Giappone, in particolare il triplice disastro di Fukushima del marzo 2011, e i mutamenti che esso ha comportato nelle politiche perseguite dal governo e nella società giapponese. Il testo, seguendo un filone cronologico, analizza i cambiamenti nelle politiche, soprattutto ambientali ed energetiche, dopo il disastro e i cambiamenti che esso ha provocato all’interno della società giapponese: prima la nascita di una nuova coscienza sull’uso del nucleare e la caduta del mito della sicurezza, poi, dopo una fase di normalizzazione del disastro da parte del governo, di nuovo un assopimento dei sentimenti anti-nucleari. Il disastro ha avuto un impatto così forte, rivoluzionando la coscienza sociale dalle fondamenta, a causa di una percezione del rischio molto bassa riguardo agli tsunami e al nucleare, rendendo il paese altamente vulnerabile. Questo non è comunque bastato alla classe politica che, in meno di dieci anni dalla catastrofe, ha reindirizzato il paese verso il nucleare, volendo riportare il Giappone al suo ruolo pre-disastro, come potenza mondiale sicura e moderna.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/13666