La ricerca è stata svolta a Prato nell'estate del 2021 coinvolgendo undici donne cinesi di prima e seconda generazione e alcuni interlocutori. La tesi indaga se e come le immigrate cinesi, dopo la nascita dei figli, attuino la pratica di riposo post parto. Il mese di riposo post parto è percepito come un periodo estremamente critico, in cui è necessario seguire una serie di prescrizioni e di proibizioni e fare una dieta particolare, periodo a cui le donne si riferiscono nel complesso come “fare il mese” o “il mese”. Dai dati raccolti emerge che tutti, uomini e donne, sono a conoscenza di questa pratica ed è evidente come vi sia la volontà di continuare a seguirla. Soprattutto le donne immigrate di seconda generazione la interpretano come un periodo di riposo da dedicare a se stesse. Alcune proibizioni vengono recepite come sorpassate e spesso vengono rielaborate. La presenza della famiglia facilita lo svolgimento della pratica, anche se talvolta può indurre le donne a seguire alcune prescrizioni più per fare piacere alla madre o alla suocera che per convinzione personale. Rimane la credenza che non seguire bene “il mese” può avere conseguenze sulla salute in vecchiaia. La situazione economica e lavorativa della donna, invece, influisce pesantemente sulla possibilità o meno di fare “il mese”, indipendentemente dalla volontà o dalle convinzioni della puerpera.

"Fare il mese". La pratica del mese di riposo dopo il parto tra le donne cinesi di Prato.

Zanni, Cristina
2023/2024

Abstract

La ricerca è stata svolta a Prato nell'estate del 2021 coinvolgendo undici donne cinesi di prima e seconda generazione e alcuni interlocutori. La tesi indaga se e come le immigrate cinesi, dopo la nascita dei figli, attuino la pratica di riposo post parto. Il mese di riposo post parto è percepito come un periodo estremamente critico, in cui è necessario seguire una serie di prescrizioni e di proibizioni e fare una dieta particolare, periodo a cui le donne si riferiscono nel complesso come “fare il mese” o “il mese”. Dai dati raccolti emerge che tutti, uomini e donne, sono a conoscenza di questa pratica ed è evidente come vi sia la volontà di continuare a seguirla. Soprattutto le donne immigrate di seconda generazione la interpretano come un periodo di riposo da dedicare a se stesse. Alcune proibizioni vengono recepite come sorpassate e spesso vengono rielaborate. La presenza della famiglia facilita lo svolgimento della pratica, anche se talvolta può indurre le donne a seguire alcune prescrizioni più per fare piacere alla madre o alla suocera che per convinzione personale. Rimane la credenza che non seguire bene “il mese” può avere conseguenze sulla salute in vecchiaia. La situazione economica e lavorativa della donna, invece, influisce pesantemente sulla possibilità o meno di fare “il mese”, indipendentemente dalla volontà o dalle convinzioni della puerpera.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/13605