Nel centenario dell’anno rivoluzionario 1917, questa ricerca si pone come obiettivo l’analisi dell’influenza che questo evento storico dall’immensa portata ebbe su di un'opera poetica nata in quel momento, frutto del lavoro di uno dei più grandi poeti russi dell'epoca: Marina Ivanovna Cvetaeva. Il punto iniziale della ricerca consiste in una sua opera in prosa, in particolare “Il poeta e il tempo”. Da questa lettura sembrano farsi chiara una tesi fondamentale, particolarmente interessante se considerata dal punto di vista storico alla luce degli eventi rivoluzionari appena accaduti. L'assioma è il seguente: un poeta riceve “ordini”, vale a dire, scrive in un certo modo, non a seguito di direttive del partito o del potere temporale a cui è momentaneamente soggetto, non in vista di un particolare scopo o schema generale, anzi, quasi a prescindere da quali siano i suoi propri obiettivi, bensì per rispondere alle ingiunzioni imprescindibili del tempo stesso in cui vive. Dunque i tempi in cui egli vive incideranno profondamente sulla sua opera. L'analisi del ciclo poetico "L'accampamento dei cigni" mira a verificare questa tesi, attraverso uno studio attento e approfondito sia di quest'opera, scritta a partire da alcuni anni prima del 1917 e terminata con la fine della guerra civile, sia della produzione precedente della medesima autrice. Attraverso questo lavoro si spera di poter arrivare ad una comprensione più completa non solo di come un evento storico quale la Rivoluzione d'Ottobre possa influire sulla poesia dell'epoca, ma anche della poetica e della produzione artistica di un poeta come Cvetaeva quando si trova di fronte ad un rivolgimento storico così radicale.
"Rivoluzione e poesia: analisi del ciclo poetico "L'accampamento dei cigni" di Marina Cvetaeva"
Molinari, Olga Emilia
2018/2019
Abstract
Nel centenario dell’anno rivoluzionario 1917, questa ricerca si pone come obiettivo l’analisi dell’influenza che questo evento storico dall’immensa portata ebbe su di un'opera poetica nata in quel momento, frutto del lavoro di uno dei più grandi poeti russi dell'epoca: Marina Ivanovna Cvetaeva. Il punto iniziale della ricerca consiste in una sua opera in prosa, in particolare “Il poeta e il tempo”. Da questa lettura sembrano farsi chiara una tesi fondamentale, particolarmente interessante se considerata dal punto di vista storico alla luce degli eventi rivoluzionari appena accaduti. L'assioma è il seguente: un poeta riceve “ordini”, vale a dire, scrive in un certo modo, non a seguito di direttive del partito o del potere temporale a cui è momentaneamente soggetto, non in vista di un particolare scopo o schema generale, anzi, quasi a prescindere da quali siano i suoi propri obiettivi, bensì per rispondere alle ingiunzioni imprescindibili del tempo stesso in cui vive. Dunque i tempi in cui egli vive incideranno profondamente sulla sua opera. L'analisi del ciclo poetico "L'accampamento dei cigni" mira a verificare questa tesi, attraverso uno studio attento e approfondito sia di quest'opera, scritta a partire da alcuni anni prima del 1917 e terminata con la fine della guerra civile, sia della produzione precedente della medesima autrice. Attraverso questo lavoro si spera di poter arrivare ad una comprensione più completa non solo di come un evento storico quale la Rivoluzione d'Ottobre possa influire sulla poesia dell'epoca, ma anche della poetica e della produzione artistica di un poeta come Cvetaeva quando si trova di fronte ad un rivolgimento storico così radicale.File | Dimensione | Formato | |
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