L’elaborato si prefigge di verificare la validità della teoria neo-funzionalista proposta da Philipp Genschel e Markus Jachtenfuchs (2016), la quale interpreta il fenomeno dell’integrazione europea attraverso l’analisi dei fattori strutturali di domanda e offerta. A tal fine, la tesi presenta innanzitutto il contesto all'interno del quale questo modello nasce, trattando nel primo capitolo la questione dell’integrazione cosiddetta “furtiva” e nel secondo quella dei poteri cardine dello Stato. Dunque, nel terzo capitolo si effettua un tentativo di falsificazione della teoria dei due autori discutendo il caso concreto dell’istituzione di Frontex, l’agenzia europea della guardia di costiera e frontiera. Si analizzano qui i lavori preparatori antecedenti l’adozione del regolamento istitutivo dell’agenzia. Tali documenti constano delle proposte da parte della Commissione Europea, delle opinioni e degli emendamenti proposti dal Parlamento e dal Consiglio, nonché di dibattiti in seno alla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica Italiana. Nel complesso, l’elaborato sostiene che la tesi di Genschel e Jachtenfuchs non costituisca un modello di riferimento attendibile per interpretare gli sviluppi dell’integrazione, in particolare in virtù della vaghezza analitica dei concetti di domanda e offerta sulla quale essa si basa. Al contempo, esso ne conferma alcuni aspetti, in particolare relativamente al controllo indiretto dei poteri cardine dello Stato da parte dell’UE.
European Integration by Stealth and Core State Powers: a Case Study of the Integration Dynamics of Frontex
Franceschetti, Riccardo
2020/2021
Abstract
L’elaborato si prefigge di verificare la validità della teoria neo-funzionalista proposta da Philipp Genschel e Markus Jachtenfuchs (2016), la quale interpreta il fenomeno dell’integrazione europea attraverso l’analisi dei fattori strutturali di domanda e offerta. A tal fine, la tesi presenta innanzitutto il contesto all'interno del quale questo modello nasce, trattando nel primo capitolo la questione dell’integrazione cosiddetta “furtiva” e nel secondo quella dei poteri cardine dello Stato. Dunque, nel terzo capitolo si effettua un tentativo di falsificazione della teoria dei due autori discutendo il caso concreto dell’istituzione di Frontex, l’agenzia europea della guardia di costiera e frontiera. Si analizzano qui i lavori preparatori antecedenti l’adozione del regolamento istitutivo dell’agenzia. Tali documenti constano delle proposte da parte della Commissione Europea, delle opinioni e degli emendamenti proposti dal Parlamento e dal Consiglio, nonché di dibattiti in seno alla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica Italiana. Nel complesso, l’elaborato sostiene che la tesi di Genschel e Jachtenfuchs non costituisca un modello di riferimento attendibile per interpretare gli sviluppi dell’integrazione, in particolare in virtù della vaghezza analitica dei concetti di domanda e offerta sulla quale essa si basa. Al contempo, esso ne conferma alcuni aspetti, in particolare relativamente al controllo indiretto dei poteri cardine dello Stato da parte dell’UE.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/12916