Lo studio proposto parte dall’analisi approfondita degli inventari della sagrestia della Basilica di san Francesco. Tali documenti, utili per comprendere in maniera globale le vicende storico-artistiche riferibili al complesso assisiate, sono stati prima trascritti e successivamente incrociati tra loro. Il focus sarà posto sugli oggetti presenti in sagrestia tra il XIV e il XV secolo, vale a dire nei primi secoli della fondazione del complesso basilicale. Questo iniziale studio sincretico di documenti d’archivio restituisce l’apporto numerico degli oggetti liturgici, di varia natura, presenti all’interno della chiesa assisiate, rendendo la possibilità di comprendere quali e quanti sono i pezzi museali ad oggi conservati piuttosto di quelli sottoposti a riuso o andati dispersi nel corso dei secoli. Ogni categoria di opere citata nei documenti viene analizzata nelle sue specificità, cercando di approfondirne quanto più possibile l’aspetto artistico e l’uso liturgico che essi avevano durante i cerimoniali. In particolar modo, con quest’ultimo scopo, verranno utilizzati documenti specifici come l’Ordo Missae sulla variazione di Aimone di Faversham e il De Sacro Altaris Mysterio di Innocenzo III, fonti utili per comprendere quale fosse la liturgia a cui la Basilica di san Francesco era sottoposta.

«Multas venerabiles sanctorum reliquias et pretiosissima ornamenta», il nodo divino che lega le cose: il tesoro di san Francesco in Assisi dalle origini al XV secolo.

Gallo, Beatrice
2020/2021

Abstract

Lo studio proposto parte dall’analisi approfondita degli inventari della sagrestia della Basilica di san Francesco. Tali documenti, utili per comprendere in maniera globale le vicende storico-artistiche riferibili al complesso assisiate, sono stati prima trascritti e successivamente incrociati tra loro. Il focus sarà posto sugli oggetti presenti in sagrestia tra il XIV e il XV secolo, vale a dire nei primi secoli della fondazione del complesso basilicale. Questo iniziale studio sincretico di documenti d’archivio restituisce l’apporto numerico degli oggetti liturgici, di varia natura, presenti all’interno della chiesa assisiate, rendendo la possibilità di comprendere quali e quanti sono i pezzi museali ad oggi conservati piuttosto di quelli sottoposti a riuso o andati dispersi nel corso dei secoli. Ogni categoria di opere citata nei documenti viene analizzata nelle sue specificità, cercando di approfondirne quanto più possibile l’aspetto artistico e l’uso liturgico che essi avevano durante i cerimoniali. In particolar modo, con quest’ultimo scopo, verranno utilizzati documenti specifici come l’Ordo Missae sulla variazione di Aimone di Faversham e il De Sacro Altaris Mysterio di Innocenzo III, fonti utili per comprendere quale fosse la liturgia a cui la Basilica di san Francesco era sottoposta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/12903