Lo studio dei materiali organici in campioni pittorici è fondamentale per accertare lo stato di conservazione dell'opera e per riconoscere la tecnica pittorica utilizzata dall'artista. Nello specifico ci si è focalizzati sui leganti pittorici di natura proteica soggetta a varie problematiche analitiche quali la bassa quantità di campione disponibile ed il basso contenuto di legate organico contenuto nel campione. Poiché la quantità di campione disponibile è ridotta e il contenuto di legante organico è normalmente inferiore al 10%, l’obiettivo è di riuscire ad estrarre la maggior quantità di proteina in modo da ottenere più informazioni possibile mediante la successiva analisi. Con il presente lavoro sono state confrontate diverse metodiche di estrazione lavorando in ambiente a pH acido (acido trifluoroacetico), basico (ammoniaca) e con prodotti denaturanti (DTT e SDS). Le diverse metodiche sono state valutate procedendo alla quantificazione delle proteine mediante due kit colorimetrici (Bradford e BCA) con successiva lettura tramite spettrofotometro UV-VIS. Si è lavorato su modelli pittorici preparati ad imitazione di quelli reali, utilizzando come leganti: tuorlo, albume, colle animali e caseina ; su tre diversi supporti ( vetrino, intonaco e gesso e colla) e con sette diversi pigmenti (Bianco di Zinco, Giallo Ocra, Cinabro, Gesso, Verde Smeraldo, Verde Cromo e Rosso Cadmio) per poter studiare le varie interazioni.

Estrazione di leganti pittorici di natura proteica:valutazione di diverse metodiche tramite spettrofotometria UV-VIS

Zigola, Claudia
2012/2013

Abstract

Lo studio dei materiali organici in campioni pittorici è fondamentale per accertare lo stato di conservazione dell'opera e per riconoscere la tecnica pittorica utilizzata dall'artista. Nello specifico ci si è focalizzati sui leganti pittorici di natura proteica soggetta a varie problematiche analitiche quali la bassa quantità di campione disponibile ed il basso contenuto di legate organico contenuto nel campione. Poiché la quantità di campione disponibile è ridotta e il contenuto di legante organico è normalmente inferiore al 10%, l’obiettivo è di riuscire ad estrarre la maggior quantità di proteina in modo da ottenere più informazioni possibile mediante la successiva analisi. Con il presente lavoro sono state confrontate diverse metodiche di estrazione lavorando in ambiente a pH acido (acido trifluoroacetico), basico (ammoniaca) e con prodotti denaturanti (DTT e SDS). Le diverse metodiche sono state valutate procedendo alla quantificazione delle proteine mediante due kit colorimetrici (Bradford e BCA) con successiva lettura tramite spettrofotometro UV-VIS. Si è lavorato su modelli pittorici preparati ad imitazione di quelli reali, utilizzando come leganti: tuorlo, albume, colle animali e caseina ; su tre diversi supporti ( vetrino, intonaco e gesso e colla) e con sette diversi pigmenti (Bianco di Zinco, Giallo Ocra, Cinabro, Gesso, Verde Smeraldo, Verde Cromo e Rosso Cadmio) per poter studiare le varie interazioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/1290