La tesi intende analizzare Un passo per San Luca, campagna di crowdfunding civico finalizzata alla raccolta dei fondi necessari per finanziare i lavori di restauro del portico di San Luca a Bologna. Il progetto, promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per il Restauro del Portico di San Luca con la collaborazione tecnica di Ginger, ha avuto luogo tra ottobre 2013 e dicembre 2014 e si è inserito nel più ampio quadro della candidatura dei portici di Bologna a Patrimonio Mondiale UNESCO. L’analisi condotta tocca gli aspetti principali connessi all’iniziativa: contesto civico e sociale, obiettivi e modalità di raccolta fondi, attori coinvolti e gestione delle relazioni, marketing e comunicazione, trasparenza e risultati conseguiti. Attraverso l’esame di questa esperienza ci si propone di valutare se, e in che modo, il crowdfunding possa risultare un valido strumento di raccolta fondi per sostenere attività e iniziative in campo artistico-culturale, alternativo ai metodi tradizionali – basati sull’intervento pubblico o di un numero ristretto di soggetti privati – e in grado di coinvolgere in maniera più attiva e consapevole la cittadinanza.
Il crowdfunding civico come strumento di raccolta fondi in campo artistico-culturale: il caso di Un passo per San Luca
Cini, Lorenzo
2017/2018
Abstract
La tesi intende analizzare Un passo per San Luca, campagna di crowdfunding civico finalizzata alla raccolta dei fondi necessari per finanziare i lavori di restauro del portico di San Luca a Bologna. Il progetto, promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per il Restauro del Portico di San Luca con la collaborazione tecnica di Ginger, ha avuto luogo tra ottobre 2013 e dicembre 2014 e si è inserito nel più ampio quadro della candidatura dei portici di Bologna a Patrimonio Mondiale UNESCO. L’analisi condotta tocca gli aspetti principali connessi all’iniziativa: contesto civico e sociale, obiettivi e modalità di raccolta fondi, attori coinvolti e gestione delle relazioni, marketing e comunicazione, trasparenza e risultati conseguiti. Attraverso l’esame di questa esperienza ci si propone di valutare se, e in che modo, il crowdfunding possa risultare un valido strumento di raccolta fondi per sostenere attività e iniziative in campo artistico-culturale, alternativo ai metodi tradizionali – basati sull’intervento pubblico o di un numero ristretto di soggetti privati – e in grado di coinvolgere in maniera più attiva e consapevole la cittadinanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/12785