L'elaborato si basa sulla traduzione e l'interpretazione in lingua italiana del romanzo di Gazmend Kapllani che narra le storie di diversi profughi e rifugiati politici arrivati in Europa ma anche la storia dall'autore stesso durante il primo periodo del suo arrivo in Grecia, aggiungendo però elementi di immaginazione. Il romanzo tratta le problematiche e le difficoltà avute all'arrivo in Grecia ma tramite la traduzione e l'interpretazione si cerca di portare questi temi anche nella realtà italiana, cercando così di esaminare la questione molto problematica della gestione dei profughi che la Grecia come l'Italia sta affrontando negli ultimi decenni. Oltre la traduzione viene aggiunta la storia di un insolito rifugiato politico dell'Afghanistan arrivato in Italia per presentare il suo film nella Mostra del Cinema di Venezia nel 2002. Dunque l'elaborato cerca di dare una visione diversa, più ampia del rifugiato politico, del profugo o dell'immigrato, non sempre triste e negativa. La tesi si conclude con un'intervista fatta all'autore nella quale si discutono temi come le difficoltà e le problematiche incontrate, l'integrazione culturale e linguistica che avviene all'arrivo ma anche la sensazione di appartenenza o non appartenenza nel paese di arrivo nonché quello di origine.

Mi chiamo Europa Traduzione e interpretazione del romanzo di Gazmend Kapllani "Με λένε Ευρώπη", 1 Gennaio 2010

Zilja, Keljana
2021/2022

Abstract

L'elaborato si basa sulla traduzione e l'interpretazione in lingua italiana del romanzo di Gazmend Kapllani che narra le storie di diversi profughi e rifugiati politici arrivati in Europa ma anche la storia dall'autore stesso durante il primo periodo del suo arrivo in Grecia, aggiungendo però elementi di immaginazione. Il romanzo tratta le problematiche e le difficoltà avute all'arrivo in Grecia ma tramite la traduzione e l'interpretazione si cerca di portare questi temi anche nella realtà italiana, cercando così di esaminare la questione molto problematica della gestione dei profughi che la Grecia come l'Italia sta affrontando negli ultimi decenni. Oltre la traduzione viene aggiunta la storia di un insolito rifugiato politico dell'Afghanistan arrivato in Italia per presentare il suo film nella Mostra del Cinema di Venezia nel 2002. Dunque l'elaborato cerca di dare una visione diversa, più ampia del rifugiato politico, del profugo o dell'immigrato, non sempre triste e negativa. La tesi si conclude con un'intervista fatta all'autore nella quale si discutono temi come le difficoltà e le problematiche incontrate, l'integrazione culturale e linguistica che avviene all'arrivo ma anche la sensazione di appartenenza o non appartenenza nel paese di arrivo nonché quello di origine.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/12407