Scopo dell’elaborato è illustrare le dinamiche del mecenatismo femminile a Parigi nella Belle Époque, attraverso la figura di Misia Sert, personaggio di spicco assai discusso della Parigi fin de siècle, della quale si è inteso evidenziare creatività e talento nonché la valenza come pietra miliare di un femminismo ante-litteram. Partendo da un excursus storico-sociale, si è passati ad una disamina del fenomeno del mecenatismo femminile, analizzandone le motivazioni e gli impatti sul ruolo della donna nella società. Passando al caso di studio, Misia Sert, emigrata a Parigi dalla Polonia, seppe immediatamente farsi strada nell’élite artistica della città, grazie ad innate capacità relazionali, ad una famiglia che l’ha saputa educare all’apprezzamento dell’Arte, ad un’eleganza connaturata e al patrimonio personale acquisito negli anni, interamente devoluto alla diffusione dell’arte e della cultura più in voga all’epoca. Mentore di talenti in tutte le arti, e artista lei stessa, condusse una vita che la colloca, nell’immaginario comune, nella sfera del mito e spesso se ne traccia un quadro in cui i colori della frivolezza sovrastano quelli della genialità. Con l’ausilio della documentazione raccolta durante una ricerca in situ, che ha portato alla luce documenti originali, come lettere autografe e testimonianze giornalistiche, si è cercato di restituirle un’immagine ripulita da quel voyeurismo e da quella morbosità di cui spesso vengono ammantate le vicende biografiche di donne note, evidenziando il suo ruolo di “… mediatrice decisiva di quel grande momento europeo in cui musica, pittura e letteratura vissero in osmosi, sorrette dal sogno wagneriano di un'opera d'arte totale".

Il mecenatismo femminile nei sistemi produttivi musicali della Parigi “fin-de-siècle”: il caso di Misia Sert, luci ed ombre di una vita da romanzo

Scimiterna, Carolina Tilde
2023/2024

Abstract

Scopo dell’elaborato è illustrare le dinamiche del mecenatismo femminile a Parigi nella Belle Époque, attraverso la figura di Misia Sert, personaggio di spicco assai discusso della Parigi fin de siècle, della quale si è inteso evidenziare creatività e talento nonché la valenza come pietra miliare di un femminismo ante-litteram. Partendo da un excursus storico-sociale, si è passati ad una disamina del fenomeno del mecenatismo femminile, analizzandone le motivazioni e gli impatti sul ruolo della donna nella società. Passando al caso di studio, Misia Sert, emigrata a Parigi dalla Polonia, seppe immediatamente farsi strada nell’élite artistica della città, grazie ad innate capacità relazionali, ad una famiglia che l’ha saputa educare all’apprezzamento dell’Arte, ad un’eleganza connaturata e al patrimonio personale acquisito negli anni, interamente devoluto alla diffusione dell’arte e della cultura più in voga all’epoca. Mentore di talenti in tutte le arti, e artista lei stessa, condusse una vita che la colloca, nell’immaginario comune, nella sfera del mito e spesso se ne traccia un quadro in cui i colori della frivolezza sovrastano quelli della genialità. Con l’ausilio della documentazione raccolta durante una ricerca in situ, che ha portato alla luce documenti originali, come lettere autografe e testimonianze giornalistiche, si è cercato di restituirle un’immagine ripulita da quel voyeurismo e da quella morbosità di cui spesso vengono ammantate le vicende biografiche di donne note, evidenziando il suo ruolo di “… mediatrice decisiva di quel grande momento europeo in cui musica, pittura e letteratura vissero in osmosi, sorrette dal sogno wagneriano di un'opera d'arte totale".
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/12233