La tesi vuole fornire un contributo critico alle riflessioni in materia di programmazione sociale concentrandosi sull’attuale significato del Piano di Zona e dell’integrazione socio-sanitaria. Dopo aver delineato le evoluzioni storico-concettuali di benessere individuale e di comunità si arriva ad analizzare la normativa nazionale e le relative definizioni organizzative e strutturali perché la tutela del benessere possa essere perseguita. Si approfondisce nel dettaglio la legislazione della Regione Veneto in chiave di programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria focalizzando l’attenzione a due strumenti di programmazione, il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 e le linee guida per il Piano di Zona 2011-2015. Al fine di sostenere le criticità che oggi la programmazione in ambito sociale vive si sono svolte quattro interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati del sistema del welfare veneto che hanno contribuito a sostenere l'attuale esigenza di una riflessione in merito alla metodologia della programmazione stessa.
Cosa rimane dell'attività programmatoria nel sistema socio-sanitario veneto
Zapparoli, Alessandra
2013/2014
Abstract
La tesi vuole fornire un contributo critico alle riflessioni in materia di programmazione sociale concentrandosi sull’attuale significato del Piano di Zona e dell’integrazione socio-sanitaria. Dopo aver delineato le evoluzioni storico-concettuali di benessere individuale e di comunità si arriva ad analizzare la normativa nazionale e le relative definizioni organizzative e strutturali perché la tutela del benessere possa essere perseguita. Si approfondisce nel dettaglio la legislazione della Regione Veneto in chiave di programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria focalizzando l’attenzione a due strumenti di programmazione, il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 e le linee guida per il Piano di Zona 2011-2015. Al fine di sostenere le criticità che oggi la programmazione in ambito sociale vive si sono svolte quattro interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati del sistema del welfare veneto che hanno contribuito a sostenere l'attuale esigenza di una riflessione in merito alla metodologia della programmazione stessa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/11985